Emiliano al presidio dei camion si offre di pagare i crediti
E’ ormai chiaro: il lavoro prima di ogni altra cosa, fuori da ogni inutile ipocrisia! Basta con le frasi che offendo i morti!
Il lavoro prima di tutto. Smettiamola con le ipocrisie; se era già chiaro da tempo le ultime vicende che riguardano l’ex Ilva parlano chiaro: tutte le forze in campo, istituzioni, politica, sindacati, associazioni imprenditoriali, si preoccupano ormai solo dell’attività produttiva. Legittimo e comprensibile ma smettiamola almeno con le frasi fatte “lavoro e salute devono essere tutelati alla pari”, perché offendono i morti, offendono i loro familiari. Ambiente e salute possono essere tutelate se c’è il lavoro, si è ben capito. Peccato che in 60 anni non si è mai fatto nulla in tale direzione! Così come si è fatto di tutto per disincentivare gli investimenti. Tartassando imprese e cittadini, frapponendo una burocrazia asfissiante, totale incertezza del diritto e tempi biblici della giustizia, si allontana qualunque imprenditore. Nel frattempo è guerra aperta su più fronti. Ci sono ora due procure che indagano.
Paradossalmente se nel 2012 di fatto si creavano le premesse per la chiusura degli impianti, in assenza di azioni rivolte alla regolarizzazione degli stessi dal punto di vista ambiente e sicurezza, ora si aprono fascicoli per chiedere a Mittal di mantenere attivo lo stabilimento. E non solo questo, perché ci sono anche ipotesi di reato al vaglio dei giudici. L’art. 499 CP, ad esempio parla di “distruzione di materie prime o di prodotti agricoli o industriali ovvero di mezzi di produzione”. E’ caos totale. Intanto protesta indotto: circa 6.000 addetti che rischiano da subito di non percepire gli stipendi. Da lunedì mattina (18 novembre) presidio davanti alle portinerie con camion giunti anche da altre regioni. Le aziende lamentano il mancato pagamento di 50 milioni di fatturato. Insieme confindustria e lavoratori.
Davanti alle portinerie il presidente di Confindustria Marinaro e diverse associazioni come Casartigiani, il cui presidente della sezione autotrasporto di Taranto, Giacinto Fallone, ci ha puntualmente aggiornati sullo stato dei fatti. Ma a sorpresa, o forse no, davanti ai cancelli si è presentato anche il presidente della Regione Michele Emiliano che in diretta alla trasmissione Agorà ha tirato fuori il coniglio dal cappello: la regione pronta ad anticipare i 50 milioni per pagare le aziende. Per poterlo fare ovviamente deve essere autorizzato a mettere mano al piano di rotazione. Quindi ora la palla passa al governo.
foto primo piano tratta dalla trasmissione Agorà
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