Resta il legame personale con l’amico Cannone, ma le strade politiche si dividono
Una coppia da anni politicamente insieme, quella del vice presidente del consiglio comunale Tony Cannone e Giacinto Fallone, che sembrava dovesse resistere a qualunque tempesta. Ma anche le più belle storie di amicizia possono incontrare sulla strada ostacoli che finiscono per separare i percorsi. A poche ore dalla decisione di Cannone di lasciare Fratelli d’Italia, arriva una nota di Fallone che invece in Fratelli d’Italia resta. Diversi percorsi dunque pur restando immutato il rapporto personale.
Questa la nota di Fallone:
L’amicizia per me è un valore, si custodisce, si coltiva, senza limiti e senza se e ma, finché possibile.
So che essere contraccambiato non è facile e si viene delusi.
Ma io continuerò ad essere quello che sono per chi vorrà essermi Amico.
Pertanto non posso cancellare un Amico , un fratello, con cui ho condiviso gli ultimi 10 anni di vita politica, alla cui Famiglia sono legato da un affetto trentennale e che terminerà solo quando sarò chiamato da Nostro Signore.
Bene Tony Cannone ha scelto un diverso percorso politico nel Centro Destra Tarantino, che io non ho condiviso, che non rispecchia il mio modo di fare Politica, ma che intendo rispettare , per quanto egli ha rappresentato in termini morali, professionali , politici raggiungendo con il suo gruppo un buon successo elettorale e partecipando alle vittorie dei partiti e Candidati Eletti in Parlamento Europeo, Italiano e Regionali, non che’ alla Provincia di Taranto in qualità di Consigliere comunale.
La mia permanenza in Fratelli d’Italia sarà una presenza attiva, coerente, che mi vede sugli scudi , in attesa di risposte concrete, da almeno un anno per la costruzione di un programma politico, attuativo di azioni che facciano luce e risolvano i problemi ambientali, sanitari, sociali, derivanti dalla grande industria , dal pessimo funzionamento del piano Socio Sanitario e dei plessi Ospedalieri, del mancato rilancio del Porto mercantile, cantieristico, croceristico, della mancata riapertura dell’Arlotta, del rilancio del turismo e la difesa delle attività commerciali ed imprenditoriali anche e non solo attraverso il Cis, ridando dignità alle famiglie che non possono né morire di patologie del corpo, come neanche degli stenti di Cassaintegrazione o di reddito di cittadinanza.
Tutto ciò con la massima apertura e partecipazione di una base di centro destra, che includa chi è provato dalle esperienze di movimenti nati per la protesta verso una politica deludente e lontana dal cittadino, e cerca una nuova offerta meno radicale ma più capace e concreta, senza illusori estremismi.
Lotterò con l’obbiettivo di riprendere le sorti della Città, puntando sulla trasparenza fuori da cordate strane , poco chiare e con candidati improbabili , volendo dare un Governo Cittadino che non punti sullo stantio IO ma sul NOI.
Se ciò non sarà possibile per mancanza di condivisione ed intenti , non sarò della partita, ma impegnandomi a sottolineare e comunicare ai Tarantini , cosa gli verrà politicamente offerto, per decidere cosa fare.