riceviamo e pubblichiamo:
Alcuni rappresentanti istituzionali in questi giorni hanno pubblicato foto sui social, vantando il sequestro di oltre 50 tonnellate di legna, per smorzare l’insana tradizione dei falò abusivi di San Giuseppe.
Avevano garantito che la situazione, in particolare nei quartieri periferici come i Tamburi e Paolo VI, era sotto controllo,
e la legalità del tutto ripristinata. Quello che è accaduto nella serata di domenica dimostra l’esatto contrario. La nostra città in questi giorni è vittima di forti atti di violenza e vandalismo. Grande responsabilità va addebitata alla mancanza di una
vigilanza adeguata. Ovviamente, vanno al tempo stesso stigmatizzati comportamenti d’inciviltà di una parte dei cittadini, comportamenti che rasentano la follia.
Monta però la rabbia della parte buona della città, quando vengono pubblicate foto e ci si vanta di tenere al sicuro Taranto, mentre al contrario non si riesce a fare rispettare la legge.
La dimostrazione piuttosto eloquente è rappresentata da quello che è accaduto nel momento in cui, durante
un intervento della polizia locale, nel quale erano coinvolte tre pattuglie, per impedire falò abusivi, quattro giovani, di fronte ai tentativi degli agenti, hanno risposto “qui comandiamo noi” per poi proseguire indisturbati con l’accensione
del falò. Nessuna risposta da parte degli agenti presenti, circa una decina.
Il fatto che sconcerta maggiormente è dato dai commenti soddisfatti da parte degli stessi rappresentanti, che dicono di aver fatto pulizia e aver messo l’area in sicurezza.
Conseguenze, anche se indirette, sono le ferite riportate al rione Tamburi da una ventina di ragazzi, tra cui uno in prognosi riservata e quattro in gravi condizioni, e un altro grande falò con fuochi d’artificio, al quartiere Paolo VI. Invitiamo dunque
le autorità competenti a mettere fine a inutili passerelle, e a cominciare a lavorare sul serio. La sicurezza, come la salute dei cittadini, deve essere al primo posto in tutto.
Il Circolo PD Paolo VI
Giuseppe Di Vittorio