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    FdI: Taranto maglia nera ( anche ) per la differenziata.

    DiRedazione

    Apr 13, 2023

    riceviamo e pubblichiamo:

    Non ci è noto se a Palazzo di Città ci si renda conto della realtà in cui versa la nostra Taranto, anche

    perché il Sindaco Melucci continua ad offrire una rappresentazione della città oltremodo fantasiosa.

    E’ forse il caso di fare un po’di conti e tornare dalla parole ai fatti.

    Parliamo di raccolta differenziata. Taranto è la città con la percentuale più bassa relativa alla

    raccolta differenziata ( 27% ), con tutte le conseguenze in tema di Ecotassa che è tributo speciale

    finalizzato ad incentivare proprio la differenziata.

    A Taranto si dovranno sborsare € 30,98 per ogni tonnellata di rifiuti solidi urbani prodotti, più una

    addizionale del 20% per il conferimento in discarica, pari ad € 6,196 a tonnellata.

    Alla fine a farne la spese sono, come sempre, i cittadini che assistono ad un balletto di dichiarazioni

    che raccontano realtà immaginarie, se non addirittura essere indicati come responsabili delle

    inefficienze.

    Tra le ultime dichiarazioni sul tema, si registra quella del Presidente di Kyma Ambiente ( AMIU )

    che dichiara alla stampa che non cambia niente “che si differenzi al 27% o al 64%, l’ecotassa è la

    stessa”.

    Una prospettiva interessante, che però non tiene conto del fatto che se è pur vero che sino al 65% di

    raccolta, l’ecotassa è della stessa percentuale, è altrettanto vero che più tonnellate di rifiuti vengono

    conferiti in discarica più si spende. Semplice no? Evidentemente non a Taranto.

    Così come è singolare che le difficoltà per aumentare le percentuale della differenziata sono

    attribuite anche alla circostanza che la città si sviluppa in altezza ( ! ) e che la zona più difficile per

    la raccolta è quella che va dal Borgo a viale Magna Grecia, poca cosa insomma.

    Non è mancato poi il solito riferimento al cambio di cultura, al cambio della abitudini dei cittadini,

    senza però alcun accenno ai famosi cassonetti ingegnerizzati deputati alla raccolta differenziata, non

    funzionanti, sottodimensionati e quotidianamente ricolmi di rifiuti ( evidentemente non per colpa

    dei cittadini che devono conferire ), di cui è possibile ammirare tutta la loro inefficienza nella valle

    del Borgo.

    Ma a prescindere dalla discutibile analisi del Presidente Amiu  – con tutte le ulteriori problematiche

    debitorie, proteste del personale dipendente e situazioni singolari che sono sotto gli occhi di tutti –

    per noi il problema è politico.

    Infatti, la gestione della differenziata è l’ennesima riprova di una politica fallimentare, di assenza di

    visione strategica e di adeguata programmazione da parte dell’amministrazione comunale e del

    Sindaco Melucci, che ne è responsabile, ormai da ben 6 anni e che di recente aveva pubblicamente

    annunciato l’aumento delle tasse comunali, unica promessa che ci risulti mantenuta.

    E’ questo il dato di cui bisogna prendere atto, ovvero l’incapacità amministrativa a più livelli, che

    sta relegando Taranto, già saldamente tre le ultime città per qualità della vita, agli ultimi posti di

    ogni ulteriore classifica, con l’unico “rimedio” di fare cassa in ogni modo, aumentando la TARI e

    giungendo persino ad eliminare l’esenzione da pagamento per l’addizionale comunale Irpef ai

    redditi più bassi.  

    Il re è nudo, se ne prenda atto e ci si faccia finalmente da parte. Taranto ha bisogno di un cambio di

    rotta totale. 

    Coordinamento Fratelli d’Italia Taranto

    Redazione

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