Il discorso del Comandante Provinciale (Video) Col. Gaspare Giardelli
“…Le legittime istanze di sicurezza che provengono dal territorio, infatti, meritano risposte adeguate, anche in termini di percezione, al di là di dati e statistiche. Oggi la gente ha il diritto non solo di essere sicura, ma di sentirsi sicura..”
Questo breve estratto del discorso tenuto dal Comandante Provinciale dei Carabinieri di Taranto Col. Gaspare Giardelli, nell’ambito dei solenni festeggiamenti del 208^ anno dalla fondazione dell’ Arma (che pubblichiamo integralmente in video e testo), contiene il senso della presenza sul territorio dei Carabinieri. “La percezione della sicurezza” è ciò che conta più di ogni dato statistico.






Dati che in ogni caso appaiono rassicuranti. Taranto non vive più gli anni della malavita organizzata, quando ogni giorno si sparava, si portavano a compimento attentati a scopo estorsivo, ed era diffuso il timore di uscire la sera. Molte cose sono cambiate nel tempo. In generale le mafie si sono rivolte ai mercati finanziari, gestiscono gli appalti. Ma molto dipende dal controllo del territorio.
Come si evince dalla tabella armi e droga continuano ad essere al centro dell’attività malavitosa.

Per la prima volta la festa si è svolta all’interno della Villa Peripato per dare un’ulteriore messaggio di vicinanza alla città.
Presenti le massime autorità civili, militari e religiose, nonché associative, la cerimonia si è svolta con la lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica e del Comandante Generale di Corpo d’Armata TEO LUZI
Messaggio del Presidente Mattarella in occasione del 208° anniversario di fondazione dell’Arma dei Carabinieri
C o m u n i c a t o
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Teo Luzi, il seguente messaggio:
«Nel 208° anniversario della fondazione mi è grato rivolgere alle donne e agli uomini dell’Arma dei Carabinieri, e alle loro famiglie, il saluto e i sentimenti di riconoscenza della Repubblica per il servizio prestato nella tutela dei diritti dei cittadini.
Un impegno che si proietta sulla scena internazionale in tante meritorie attività di cooperazione che vanno dalle operazioni di mantenimento della pace e della sicurezza nelle aree di crisi, all’addestramento delle forze di polizia locali, concretizzando l’affermazione dei valori iscritti nella Costituzione.
Un commosso pensiero va a tutti i Carabinieri caduti nell’adempimento del dovere e a quelli feriti nell’esercizio della loro attività. Ricordo in particolare la figura del Carabiniere Vittorio Iacovacci, ucciso in Congo, assieme all’Ambasciatore Luca Attanasio, nel corso di una missione a sostegno di un progetto umanitario, e alla cui memoria è stata conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare.
La capacità di ascolto sul territorio, missione specifica dell’Arma, supportata utilmente da iniziative di rigorosa formazione, trova espressione anche sul terreno delle sfide delle specializzazioni che hanno arricchito nel tempo le professionalità dei Carabinieri. La Medaglia d’Oro al Merito Civile assegnata alla Bandiera di Guerra, per le azioni sviluppate a tutela dell’ambiente, degli ecosistemi e della biodiversità, ne è testimonianza.
In questo giorno di festa, in coerenza con il motto che contraddistingue i Carabinieri, si rinnovano i sentimenti di fedeltà alle istituzioni della Repubblica e ai suoi valori. E la comunità nazionale si stringe intorno a voi che ne rappresentate uno dei volti.
A tutti i Carabinieri in servizio e in congedo giunga il più fervido augurio.
Viva l’Arma dei Carabinieri, viva le Forze Armate, viva l’Italia!»
L’intervento del Comandate Provinciale Col. Gaspare Giardelli
208° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri
Intervento del Comandante Provinciale di Taranto
Col. Gaspare Giardelli
Autorità, gentili ospiti, è con emozione sincera ed orgoglio che celebro – per la prima volta quale Comandante Provinciale dei Carabinieri di Taranto – la ricorrenza del 208° Annuale di Fondazione dell’Arma.
Ma è soprattutto a nome di tutti i Carabinieri che operano nella provincia jonica che vi rivolgo il più sentito ringraziamento per la partecipazione a questa cerimonia, a cui ognuno di voi conferisce solennità e prestigio, testimoniando, ancora una volta, l’affetto e la vicinanza che ci riservate quotidianamente.
Oggi, a distanza di 208 anni, celebriamo la costituzione dei Carabinieri che risale alle Regie Patenti del 13 luglio 1814, con cui venne creato il “Corpo dei Carabinieri Reali”, formato da militari “per buona condotta e saviezza distinti”, con la duplice funzione di difesa dello Stato e di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. In particolare, la ragione della formazione dell’istituendo Corpo venne individuata nella volontà di contribuire – recitano le Regie Patenti – “alla maggiore felicità dello Stato, che non può andare disgiunta dalla protezione e difesa de’ buoni e fedeli Sudditi Nostri”. A rileggere queste parole, appare evidente la lungimiranza di quell’approccio che, di fatto, anticipa le più moderne concezioni del diritto alla sicurezza come diritto di libertà, senza il quale – cioè – gli altri dirittisarebbero destinati a restare mera enunciazione teorica.
I Carabinieri – in 208 anni – hanno accompagnato gli italiani nella costruzione dell’identità della Nazione e, nel momento in cui l’Italia progetta il proprio futuro, si impegnano ad essere la sicurezza tranquilla del Paese.
Nello specifico, il legame tra l’Arma e la città di Taranto è un legame antico, saldamente radicato, che risale al 10 luglio 1861 quando si insediò nella Piazza d’Armi cittadina la “Compagnia dei Reali Carabinieri di Taranto”. Una storia che prosegue fino ai nostri giorni, e che unisce in un unico afflato i Carabinieri di ieri e di oggi, nel solco di quei valori che la nostra Bandiera incarna e per i quali i nostri Caduti hanno sacrificato il bene supremo della vita. A riprova di questo continuo passaggio di testimone, sono oggi presenti le Sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Associazione Nazionale Forestali della provincia, nonché i familiari dei militari che ci hanno lasciato, dei nostri Caduti e delle Vittime del dovere. A loro il mio abbraccio più affettuoso, con particolare riferimento alle ragazze e ai ragazzi dell’Opera Nazionale Assistenza per gli Orfani dell’Arma dei Carabinieri, prezioso scrigno di solidarietà che merita il sempre più convinto apporto di noi tutti.
Oggi ci presentiamo davanti a voi con una rappresentanza di tutte le realtà dell’Arma operanti nella provincia.
Non mi soffermerò su numeri e statistiche, che non sempre riescono a restituire l’effettiva realtà dei fenomeni (e che farò comunque pervenire a chi fosse interessato). E non lo farò pur in presenza di dati rassicuranti. Le legittime istanze di sicurezza che provengono dal territorio, infatti, meritano risposte adeguate, anche in termini di percezione, al di là di dati e statistiche. Oggi la gente ha il diritto non solo di essere sicura, ma di sentirsi sicura.
Ed è ciò che cerchiamo di garantire ogni giorno, attraverso i quasi 700 Carabinieri che operano nell’ambito del Comando Provinciale, articolato su 5 Compagnie e 29 Stazioni, che rappresentano per ben 20 dei 29 comuni della provincia, l’unico presidio di polizia a competenza generale e che sono l’espressione più immediata della vicinanza dello Stato alle comunità, sommando capacità operative e umana sensibilità, per svolgere un’insostituibile funzione di rassicurazione sociale, che completa l’offerta di sicurezza in favore della popolazione. Quella popolazione oggi qui rappresentata dai parlamentari, dal Presidente della Provincia e dai Sindaci presenti, che ringrazio e saluto con viva cordialità.
Rassicurazione sociale e prossimità hanno caratterizzano i Carabinieri fin dalla loro costituzione, evidenziandone il peculiare e solido rapporto con la gente. Anche negli ultimi periodi che hanno visto uno stravolgimento della quotidianità e dei rapporti sociali a causa della pandemia, l’Arma ha sempre ricercato ogni possibile soluzione per alleviare le sofferenze e le difficoltà dei cittadini, spesso disorientati anche nelle più ordinarie azioni del vivere quotidiano. E lo ha fatto, in particolare, grazie all’attività delle Stazioni, soprattutto nei piccoli centri, dove il contatto privilegiato con le persone, l’attenta capacità d’ascolto e l’approfondita conoscenza delle realtà sociali del territorio da parte dei Carabinieri, hanno ulteriormente consolidato il rapporto di fiducia con le popolazioni e favorito l’avvio di iniziative di solidarietà e di sostegno, soprattutto in favore delle fasce più fragili e indifese della popolazione.
L’impegno quotidiano dell’Arma nel garantire la sicurezza delle comunità, si inserisce in quel modello di coordinamento, che da più di quarant’anni è la casa comune che accoglie l’incessante impegno dei Prefetti e delle Forze di polizia, interpreti sul territorio degli indirizzi del Ministro dell’Interno, con risultati operativi di assoluto rilievo, e che, a livello locale, trova il suo culmine nel Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto, a Taranto, da S.E. il Prefetto Dott. Demetrio Martino, che saluto con incondizionata stima e che ringrazio per essere costante e sicuro punto di riferimento, nonché garante del più efficace coordinamento tra le Forze di polizia, che sono oggi qui rappresentate dal Sig. Questore, Dott. Massimo Gambino, e dal Sig. Comandante Provinciale della Gdf, Col. Massimo Dell’Anna, che saluto con sincera amicizia.
Un riconoscente saluto al Commissario Straordinario, S.E. il Prefetto Vincenzo Cardellicchio, che ha condiviso e supportato la scelta di organizzare, per la prima volta, la nostra ricorrenza in questo bellissimo sito, Villa Peripato, particolarmente legato alla storia e alle tradizioni dei tarantini, verso i quali, con questa iniziativa, abbiamo voluto ulteriormente evidenziare, anche plasticamente, l’affettuosa vicinanza dell’Arma verso i cittadini.
Rivolgo un deferente ossequio a S.E. Rev.ma l’Arcivescovo Metropolita, Mons. Filippo Santoro, sempre così attento e premuroso verso i bisogni della sua comunità.
Saluto e ringrazio i Comandanti dell’Aeronautica Militare e della NATO Support Procurement Agency, anche per il sostegno logistico garantito a questo evento, nonché i Comandanti della Polizia Penitenziaria, dei Vigili del Fuoco, e della Polizia Locale.
E, last but not the least, come direbbero gli anglofoni, saluto il Comandante Marittimo Sud, l’Ammiraglio di Squadra Salvatore Vitiello che, oltre ad essere il Comandante del Presidio, rappresenta la Marina Militare, realtà storica e consolidata nel panorama sociale ed economico della città di Taranto.
E per sottolineare il rapporto tra la Marina e i Carabinieri, in particolare in questo territorio, mi piace ricordare le parole del Comandante Generale dell’Arma, Gen. C.A. Carlo Ciglieri che, nel 1967, in occasione del varo della seconda fregata della Marina Mlitare denominata “Carabiniere” (oggi siamo giunti alla quarta “edizione” di quella nave, di stanza proprio qui a Taranto), si rivolse ai suoi militari dicendo “Dobbiamo essere grati, miei Carabinieri, alla nostra Marina Militare per aver voluto ancora ricordare il nostro nome affidandolo a questa sua nuova, moderna unità che, nel recare in mari e porti lontani il segno del Tricolore, unirà idealmente le condizioni dei marinai e quelle dei carabinieri, entrambi – seppure in settori differenti – vigili guardiani della sicurezza della nostra Patria, cui dedicano continuamente loro stessi con abnegazione silenziosa e totale”. A suggellare la solennità del momento, in quell’occasione, il tradizionale lancio della bottiglia venne affidato alla signora Ines Marichetti, madre del V.Brig. MOVM Salvo D’Acquisto.
Tornando alla sicurezza del territorio, sempre intensa è l’opera dell’Arma nell’attività di prevenzione e repressione di ogni forma di criminalità, da quelle più complesse e articolate che coinvolgono il crimine organizzato e che spesso incidono sui settori più delicati della società, a quelle che, con un termine che in realtà non ne connota l’effettiva gravità, vengono definite criminalità comune o microcriminalità. Su questa lotta l’impegno dell’Arma è incessante e costantemente mirato a rendere sempre più alti gli standard di vivibilità del territorio che, solo in un contesto di sicurezza effettiva può sviluppare al meglio le proprie potenzialità, da quelle sociali a quelle culturali ed economiche. E tutti noi conosciamo bene le enormi potenzialità di questo territorio.
In questa battaglia quotidiana in favore della legalità, i Carabinieri affiancano la Magistratura in un rapporto di costante e leale collaborazione. In tale contesto, fondamentale si conferma il ruolo dei Comandanti di Stazione, per il loro privilegiato punto di osservazione che li porta a essere insostituibili e vigili sentinelle del territorio, per la difesa della gente per bene dalle azioni di prevaricatori, prepotenti e disonesti.
Voglio quindi salutare e ringraziare le AA.GG., requirenti e giudicanti, che oggi ci onorano della loro presenza, in modo particolare il Procuratore di Taranto, la Dott.ssa Eugenia Pontassuglia, che da qualche mese ha assunto la direzione dell’Ufficio di Procura. Oggi rinnoviamo, anche davanti a loro, l’impegno dell’Arma nel settore della polizia giudiziaria attraverso l’azione di tutti i reparti del Comando Provinciale, comprese le aliquote Carabinieri delle Sezioni di Polizia Giudiziaria istituite presso la Procura ordinaria e quella per i Minorenni.
Nel quadro del contrasto ad ogni forma di criminalità, oggi dobbiamo rispondere a richieste di sicurezza che si declinano in più settori di intervento, e che richiedono competenze a connotazione sempre più specialistica. Ed è per questo che voglio elogiare i Reparti Speciali dell’Arma operanti nella provincia, per il prezioso servizio garantito alla collettività, in autonomia e a supporto dell’Arma territoriale. Mi riferisco, in particolare, al Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro e al Nucleo Carabinieri Antisofisticazione e Sanità di Taranto, costantemente impegnati alla tutela, rispettivamente, della dignità del lavoro e della salute dei cittadini.
Ma la sicurezza si iscrive anche nel perimetro, non più eludibile, della questione ecologica. Una particolare menzione, in tale contesto, voglio tributare anche al Gruppo Carabinieri Forestale di Taranto e al Reparto CC Biodiversità di Martina Franca, testimoni di una grande sensibilità che l’Istituzione ha manifestato nei confronti delle problematiche ambientali e che ha portato, nel 2017, all’assorbimento del Corpo forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri: un’operazione che ha consentito la creazione di un apparato di law enforcement dedicato allo specifico settore, che oggi, considerando anche il Comando Carabinieri Tutela Ambientale, costituisce – con i suoi 7.000 Carabinieri – uno dei principali riferimenti a livello internazionale in tema di tutela dell’ambiente e di contrasto della criminalità ambientale, anche di natura organizzata. Un impegno intenso, che trova oggi il più importante riconoscimento nella Medaglia d’Oro al Merito Civile, concessa alla Bandiera dell’Arma dal Presidente della Repubblica.
Particolare significato attribuisco alle scolaresche oggi presenti. Ai giovani, a cui è affidato il futuro della nostra società e che sono stati colpiti duramente – anche loro – dalla pandemia, l’Arma continua a dedicare frequenti incontri (in quest’anno scolastico, abbiamo incontrato circa 5.000 studenti nella provincia), per concorrere alla formazione di una solida coscienza civica e della piena consapevolezza delle cause e degli effetti di gravi fenomeni come quelli del consumo delle sostanze stupefacenti, dell’abuso di alcol, dell’imprudenza alla guida, del bullismo e della sua versione cyber, nonché delle criticità del web. Da ultimo, abbiamo di recente avviato una serie di incontri – che proseguiranno nel prossimo anno scolastico – coinvolgendo studenti e rispettivi nonni, ritenendo fondamentale il dialogo in famiglia in un’ottica di sensibilizzazione preventiva in relazione all’odioso fenomeno delle truffe agli anziani, particolarmente avvertito nel territorio provinciale. Gli adolescenti diventano, quindi, i primi difensori dei propri nonni, che tanto fanno per loro, tutelandoli così, con costanti e affettuosi consigli, dalle insidie di una criminalità che agisce senza scrupoli. Un caloroso saluto, quindi, a voi studenti e un rispettoso ringraziamento ai vostri insegnanti per la delicatissima missione a cui si dedicano.
Mi sia consentito un saluto altrettanto speciale a degli “studenti speciali”: quelli che studiano per diventare Carabinieri. Mi riferisco alle ragazze e ai ragazzi della Scuola Allievi Carabinieri di Taranto, istituita nel 2020 e che, sotto il sapiente e appassionato comando del Gen. Domenico Punzi, che saluto e ringrazio, si aggiunge all’importante realtà degli istituti di formazione delle Forze Armate presenti nel capoluogo jonico.
Il mio ringraziamento, infine, ai delegati della Rappresentanza Militare, per la costante, leale e fattiva collaborazione che mi hanno garantito in ogni circostanza, in relazione alle problematiche connesse con il benessere del personale.
Concludo rivolgendomi a tutti i miei Carabinieri, e prendendo spunto da un ricordo della mia infanzia, che mi segnò profondamente: era il 1982, e il giorno dopo quel 3 settembre, quando il Gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa, Prefetto di Palermo, unitamente alla moglie e all’agente di scorta, caddero per mano mafiosa, qualcuno lasciò un lenzuolo sul luogo del vile attentato, con una scritta che recitava “Qui è morta la speranza dei palermitani onesti”. Quest’anno ricorre il quarantennale dell’eccidio di via Isidoro Carini. Ebbene, questi 40 anni ci raccontano, invece, che la dedizione, il senso del dovere e dello Stato, lo spirito di servizio di tanti rappresentanti delle Istituzioni e della società civile, hanno mantenuto viva la speranza dei cittadini onesti, anche – purtroppo – a prezzo della vita. E come non ricordare quest’anno anche il trentennale delle stragi di Capaci e di via D’Amelio. In nome di quegli ideali e dei nostri Caduti, quindi, dobbiamo continuare, Carabinieri di ogni ordine e grado, ad adempiere i nostri doveri con convinzione costante, disponibilità totale e generoso slancio verso le comunità che ci sono state affidate, così che la fiamma di quella speranza che qualcuno pensava morta, sia continuamente alimentata dall’esempio, dall’onestà e dalla consapevole certezza che il sentiero della legalità, qui a Taranto, come in tutto il Paese, ci indicherà sempre la direzione verso un futuro migliore per noi e per i nostri figli.
Viva l’Arma dei Carabinieri!
Viva l’Italia!
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.