Presidente del Comitato per la costituzione della Fondazione, ma i 200 mila euro non sono il suo compenso
riceviamo e pubblichiamo:
Nei giorni scorsi (in particolare Mercoledì 11) due organi di stampa (Tgnorba e Cosmopolismedia) hanno raccolto e pubblicato una notizia che mi riguardava.
In realtà in entrambi i casi hanno raccontato cose assolutamente non vere. In entrambi i casi su mio invito hanno provveduto il giorno seguente alla rettifica che però appare parziale e non soddisfacente ai legali a cui mi sono rivolto.
In queste righe provo a raccontare la verità sull’argomento
Alla luce di quanto riportato nei giorni scorsi da alcuni organi di stampa in merito ad un ipotetico incarico da assegnare al sottoscritto in qualità di Presidente di una costituenda Fondazione di Comunità sul territorio tarantino, mi preme ricordare quanto segue.
La città di Taranto lamenta, storicamente, una fatica a costruire relazioni comunitarie, a tessere una cultura del “noi”, a condividere la consapevolezza di un destino comune, a crescere culturalmente. Non tocca a me ricordare nei dettagli quali sono gli indicatori di benessere sociale che manifestano tale disagio, ma un dato per me resta di grande valore simbolico: Taranto aveva nel 1980 circa 250mila abitanti, ora ne ha poco più di 190mila; un gap negativo in parte dovuto all’autonomia di Statte ma per lo più da ascrivere all’esodo dei giovani della nostra comunità. I dati Svimez prevedono per il futuro prossimo un ulteriore incremento dell’esodo e di conseguenza un’ulteriore riduzione del numero di residenti, con invecchiamento della popolazione, incremento delle solitudini e abbassamento del livello qualitativo medio.
Nella mia attività politica di consigliere regionale, al fine di diversificare le prospettive di sviluppo della città e di emancipare l’intero territorio dalla dipendenza dalla grande industria, scrissi la legge speciale per Taranto coordinando nella fase iniziale il progetto “Taranto Futuro Prossimo”. A quel progetto, fondamentale per la città, ma con forte vocazione infrastrutturale, è sempre mancatala dimensione sociale, di valorizzazione del capitale umano, di centralità della persona, di forte attenzione verso le periferie urbane e sociali.
È proprio per dar seguito a questa assenza che nel 2020 durante la fase più cruenta della pandemia decisi, insieme ad alcuni amici, di costituire un Comitato per una futura Fondazione di Comunità che realizzi un piano strategico sociale comunitario. Al Comitato hanno aderito sin da subito numerosi stakeholders locali, organizzazioni economiche, sindacati, organismi di volontariato, associazioni culturali, banche e altri.
Sono stato eletto Presidente del Comitato con il preciso obiettivo di reperire le risorse necessarie per la costituzione della Fondazione di Comunità, in tal senso il Comitato ha stabilito immediatamente un contatto diretto con la Fondazione Con il Sud che richiede, per poter supportare la creazione di una Fondazione di Comunità, un fondo di dotazione minimo di 300mila euro.
Condividendo l’obbiettivo di costruire sul territorio una pianificazione strategica sociale, cosi come sopra descritta, e di realizzarla attraverso lo strumento della fondazione di comunità, la Regione Puglia ha previsto alla fine dello scorso anno, con l’art. 57 della legge di bilancio, lo stanziamento di 200mila euro, riservandosi in ogni caso di “individuare con successivo avviso il soggetto che opera sul territorio di competenza”.
Va da sé dunque che i 200mila euro non rappresentano il compenso riservato ad alcuno, men che meno al sottoscritto, ma un importo necessario alla costituzione di una Fondazione di Comunità.
Relativamente al mio impegno politico in consiglio comunale, all’interno di un normale dibattito sempre presente all’interno dei luoghi democratici, io mi sento assolutamente appartenente alla coalizione di centro sinistra, in sintonia con l’impegno del sindaco Melucci e della sua amministrazione e faccio il tifo e mi impegno perché questa amministrazione raggiunga sempre i risultati migliori.
Da parte mia desidero essere quanto più possibile utile alla città, come ho sempre fatto, e proverò a farlo sempre nei luoghi dove potrò dare nella maniera migliore possibile il mio contributo.
Tanto dovevo,
Gianni Liviano