Rischio per gli atleti italiani di partecipare alle prossime olimpiadi da indipendenti.
Appello del presidente del Coni; possibile una soluzione in extremis
C’erano una volta i Giochi senza Frontiere, oggi rischiamo i giochi (olimpici) senza bandiera! Partiamo subito da una nota di speranza. Ci si aspetta entro oggi, domani al massimo, un provvedimento governativo che metta una pezza ad una situazione davvero paradossale. Il paradosso è che si corre il rischio di una sanzione del CIO (Comitato Internazionale Olimpico) che impedirebbe all’Italia di partecipare ufficialmente alle prossime Olimpiadi che si terranno in Giappone, a causa di un provvedimento varato dal governo Conte1, il governo con la maggiore concertazione di sovranismo mai avuto nella storia della nostra Repubblica.
Come è noto il vulnus risiede nella violazione di un principio fondamentale ovvero l’autonomia politica dei Comitati Olimpici Nazionali. In seguito alla Legge di stabilità 2018 , il Coni Servizi infatti diventa Sport e Salute e sostituisce il Coni stesso nel distribuire i finanziamenti pubblici alle Federazione e agli organismi sportivi.
Al momento si tratta solo di voci, ipotesi, ma il rischio che gli atleti italiani possano partecipare senza bandiera e inno nazionale è reale.
Da chiedersi anche perché il Conte2, liberatosi dai sovranisti, non abbia provveduto per tempo a porre rimedio.
Foto di Free-Photos da Pixabay