“Un campo largo per Taranto”
Più che una semplice conferenza stampa una sorta di convention di apertura della campagna elettorale della Grande Alleanza; salone dell’hotel Salina gremito come già era avvenuto con la presentazione del Patto per Taranto. Presenti tutti i rappresentanti delle 15 liste che al momento sostengono la candidatura di Walter Musillo; al tavolo dei relatori il presidente della provincia Giovanni Gugliotti che ha introdotto i lavori, Massimiliano Stellato consigliere regionale e uno dei fautori del Patto per Taranto insieme a Musillo e allo stesso Gugliotti, i tre coordinatori regionali di Fratelli d’Italia Gemmato, della Lega Marti, e di Forza Italia D’Attis.
Un incontro con la stampa e con tanti militanti, consiglieri regionali, amministratori, nonché i vari segretari locali di tutte le forze politiche che aderiscono alla Grande Alleanza; introduzione di Gugliotti che in qualche misura ha dato risposte a tanti interrogativi che in questi giorni circolano in città. Uno dei quali fa riferimento al fatto che la svolta nella scelta del candidato sindaco sia avvenuta a Roma dopo una riunione fiume; perché Roma? Dopo tanto tempo di assenza di dibattito politico vero, spiega il presidente della provincia, Taranto arriva all’attenzione nazionale; si va a Roma non per farsi dettare l’agenda o per farsi indicare nomi, ma per coinvolgere i partiti nazionali rispetto a quelle che sono le tante problematiche del territorio.
Non solo ma come hanno confermato anche gli altri esponenti dei principali partiti che hanno dato vita all’alleanza, Gugliotti spiega che al di là delle indicazioni che si sono formate a Roma la scelta finale sul candidato sindaco ovvero sul “terminale” che dovrà portare l’alleanza alla vittoria e quindi al governo della città, la scelta è avvenuta dopo aver sentito il territorio.
Tanto è vero che la stessa conferenza stampa che era stata programmata per sabato è stata rinviata di un giorno perché alcuni avevano la necessità di ulteriori approfondimenti; in particolare riferimento è a Fratelli d’Italia la cui base aveva sollevato perplessità riferendosi a quello che è stato il trascorso politico di Walter Musillo.












Lo stesso Gugliotti ha sottolineato come l’attuale posizionamento in un contesto civico di Musillo nasce da un percorso avviato diversi anni fa e non va quindi interpetrato come un cambiamento dell’ultim’ora. Si cercava un candidato di Taranto, con esperienza, ma soprattutto in grado di dialogare con tuti. E lo si è individuato attraverso un ampio confronto tra tutte le forze che oggi costituiscono quella che Musillo chiama “Il campo largo per Taranto”.
Più di qualcuno, tra questi Massimiliano Stellato, si è chiesto come mai quando Emiliano affida a Palese, un esponente di peso del centro destra l’assessorato più importante da un punto di vista della capacità di spesa, nessuno alza barricate; così come nulla accade quando lo stesso ex sindaco arruola nella sua maggioranza esponenti storicamente di destra.
“Un grande laboratorio, un modello” che farà scuola e sarà replicato sicuramente in altre realtà. È il pensiero condiviso di Marti e degli altri coordinatori regionali di Fratelli d’Italia e Forza Italia.
Standing Ovation per Musillo quando ha preso la parola per le conclusioni. Visibilmente emozionato, ha ripreso i punti salienti dei precedenti interventi per ribadire soprattutto le ragioni che tengono unita la “Grande Alleanza per Taranto”, una coalizione oggettivamente molto eterogenea. A chi lo accusa di tradimento ha risposto in modo perentorio: “Chi ha tradito è chi in questi anni ha abbandonato le periferie, chi ha lasciato che i nostri giovani andassero via da Taranto, chi ha abbandonato gli operai in cassa integrazione, i commercianti che hanno chiuso le saracinesche”
Un passaggio sulla scelta di presentare ognuno dei partiti e movimenti con il proprio simbolo, la propria identità: “Noi abbiamo l’obbligo di riportare la verità, dobbiamo dire le cose vere.”
Chiaro il posizionamento: “Non vi è dubbio che siamo alternativi all’amministrazione uscente, è certo, è scontato, non vi è dubbio che siamo alternativi a Michele Emiliano…”
Infine alcuni cenni ad alcune linee guida di quello che sarà il programma di governo, che andrà definito con tutti i protagonisti della vita cittadina.
Torneranno i consigli circoscrizionali, a costo zero, perché rappresentano il contatto diretto con la gente; per la stessa ragione, ovvero per rendere più fattivo il lavoro dei consiglieri comunali, modifica del regolamento comunale in modo tale da superare l’attuale sistema delle commissioni consigliari che li tengono chiusi nelle stanze, lontani dai cittadini. Per i giovani occorre fare molto ma occorre farlo con i giovani.
La cultura non va confusa con lo spettacolo, soprattutto se fatto per pochi. La cultura si fa nelle periferie, è un processo che se è assimilato dai cittadini portano alla crescita di tutti. La cultura si fa nelle scuole. Poi la questione rifiuti che devono diventare risorsa e non problema. E per questo occorre che se ne occupi gente competente.
E infine la sicurezza. La sicurezza è un elemento fondamentale per rendere attrattiva da un punto di vista di investimenti e turismo la città.
In conclusione un invito a chi ora è ancora in fase di riflessione ad aggregarsi, con particolare riferimento all’ avvocato Egidio Albanese.
A chiusura dei lavori un ricordo dell’ ex sindaco Rossana Di Bello da parte del coordinatore regionale di Forza Italia Mauro D’Attis.
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