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    Il blocco delle assunzioni? “Un dramma. Soprattutto a Taranto”

    DiRedazione

    Apr 11, 2023

    L’intervento del presidente dell’ordine delle Professioni Infermieristiche di Taranto, Pierpaolo Volpe

    Definire drammatico il blocco delle assunzioni a qualunque titolo in Regione Puglia è riduttivo, saràuna catastrofe che si riverbererà a breve sulle nostre strutture sanitarie e sulla qualità e sicurezza delle cure erogate ai cittadini – con queste parole il presidente dell’Ordine delle Professioni infermieristiche della Provincia di Taranto, Pierpaolo Volpe, commenta la disposizione emanata dalla tecnostruttura regionale a margine della deliberazione di Giunte regionale n. 412 del 28/03/2023. Da tecnico prima e da rappresentante di un Ente sussidiario dello Stato poi, non condivido il blocco lineare delle assunzioni disposto dalla Regione Puglia, è intollerabile in quanto mette a rischio l’art. 32 della Costituzione per lesione del diritto alla salute e i principi universalità e uguaglianza delle cure sanciti dalla prima riforma sanitaria del 1978.

    La censura del presidente OPI Taranto Pierpaolo Volpe cade sul blocco indiscriminato delle

    assunzioni, anche nel caso le assunzioni rientrino nell’ambito del tetto di spesa assegnato e del relativo

    Piano del fabbisogno triennale aziendale già autorizzato e soprattutto nella parte in cui non si tiene conto delle singole individualità delle Aziende ed Enti pugliesi.

    Secondo la disposizione regionale il blocco delle assunzioni “si rende necessario a garanzia

    dell’equilibrio finanziario complessivo della Regione Puglia e non già delle singole Aziende ed Enti del SSR”, non tenendo conto delle dotazioni di personale delle singole aziende, come la ASL Taranto che ad oggi si regge nel garantire i LEA sul lavoro straordinario, quindi non su personale strutturato ma sulle forze degli operatori sanitari e socio sanitari che prima o poi fisiologicamente si esauriranno, con quali ricadute sulla qualità dell’assistenza si chiede il presidente Volpe.

    In diverse occasioni ho chiesto di conoscere lo stato dell’arte del personale in Puglia, in quanto dalle informazioni che giungono alla nostra attenzione sembrerebbe che la provincia di Taranto sia quella con

    meno personale sanitario e socio sanitario della Regione Puglia. Quindi, perché bloccare le assunzioni anche a Taranto la cui condizione è al limite della tolleranza?

    Il Presidente Volpe ricorda quanto avvenuto nell’arco dell’ultimo anno.

    Dal Concorso unico per Infermieri di Bari erano previste da bando 59 assunzioni, trasformatesi in solo 49 all’esito delle intese raggiunte tra le Aziende ed Enti in ordine alla ripartizione del personale.

    Anche le ultime stabilizzazioni hanno lasciato a Taranto l’amaro in bocca: sui 61 infermieri convocati per la stabilizzazione, solo 8 hanno accettato l’assunzione in ASL Taranto, determinando uno spazio

    occupazionale ancora non chiarito di 53 unità.

    È pericoloso vincolare le assunzioni sia a tempo determinato che indeterminato all’autorizzazione della Giunta regionale: quali saranno i tempi di “risposta” della Giunta alle esigenze di cura e di assistenza della provincia di Taranto? Verrà operata una analisi attenta delle dotazioni di personale tra le varie aziende ed enti del SSR? Riusciremo a destinare a Taranto la giusta dotazione di personale per garantire una assistenza di qualità?

    Questi sono tutti interrogativi che il presidente Pierpaolo Volpe rivolge all’assessore alla sanità Rocco Palese.

    I tagli lineari operati sulla sanità negli ultimi anni probabilmente non ci hanno insegnato nulla, così come a nulla sembra essere servita l’esperienza dell’emergenza pandemica che ci siamo lasciati, almeno spero, alle spalle.

    Redazione

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