STATTE – Ci ha accolto in motorino, dall’aria modesta e semplice, ma dalla radiosità di chi si mette in gioco e decide di affrontare le prospettive del territorio con passione e dedizione. Appena tornato dalle consegne locali, Angelo Fedele, in arte “il mago dei biscotti”, ci ha mostrato il suo laboratorio domestico e le sue creazioni, con un tuffo nella sua storia personale e imprenditoriale. Lo abbiamo intervistato, dopo averci fatto salire nella sua casa, che è diventata anche un laboratorio in cui sforna prelibatezze dolci e salate e le consegna ai cittadini del suo paese (Statte) ed estendendosi all’estero.
Come nasce il progetto della tua attività?
“Sono cresciuto con il panificio di nonno e nonna negli anni 70, loro hanno avviato un’attività, con prodotti da forno e biscotti. Io dopo il diploma sono andato in Germania, ho deciso di intraprendere quante più strade possibili, nonostante io avessi già delle conoscenze di base, perché sono cresciuto con l’ambiente del panificio. Sono stato in Germania un anno , in un ristorante come aiuto pasticcere. Sono tornato qui e ho cercato di avviare un qualcosa che potesse garantire un’indipendenza per me e i miei genitori. Siamo fortunati perché stiamo lavorando parecchio, e le cose vanno molto bene.”
Quando hai cominciato questa attività avevi già una visione di come sarebbe diventata e sapevi che saresti arrivato a questi risultati?
“Sapevo quanto valesse il nostro prodotto. Ho iniziato a lavorare solo nelle feste all’inizio , a Natale e Pasqua. Ho poi deciso di fare questa cosa perchè le persone stesse me lo chiedevano, mi chiedevano dei miei biscotti e apprezzavano il mio lavoro.”
Sei quindi diventato un punto di riferimento qui
“Si e ne sono molto orgoglioso, non mi sarei mai aspettato di arrivre a tanto, di avviare questo tipo di attività. Ne sono molto entusiasta. Mi sento ogni giorno fortunato.”
Hai unito l’amore per il tuo lavoro al territorio. Sei il classico esempio che ha spezzato lo stereotipo sui giovani e sul lavoro. Potendo rimanere all’estero, come mai hai scelto di ritornare qui?
” SI, perchè io sono una persona molto legata al pease, ho sempre pensato di partire solo per fare una nuova esperienza, in grado di farmi ritornare qui più arricchito.”
Qual è il prodotto che ti richiedono di più?
“Attualmemnte vanno a ruba le trecce, ma il nostro cavallo di battaglia è composto anche da ricci, amaretti e mezzelune, dolce che ho creato io.”
Come è composto questo dolce?
“E composto da farina, a differenza dei ricci e degli amaretti. Abbiamo creato noi un prodotto nostro.”
Cosa hai pensato quando ti sei reso conto che stessero ordinando i tuoi biscotti all’estero, in Germania? che emozione hai provato?
“Inizialmente ero incredulo, ma quando arrivavano i nostri biscotti la gente ci faceva i complimenti. Tutto questo mi rende molto orgoglioso.”
Sui social ti chiami il mago dei biscotti. Da dove nasce questa denominazione?
“Beh, è nata perche ero in casa e pensando ad un nome da dare alla mia attività, non volevo cadere nel banale e darne uno classico, o uguale a tutti gli altri. Volevo dare un nome specifico, perchè mi rendo mago, come se quando spedisco i biscotti io “sparissi”.”
Tu fai la magia e a loro arriva direttamente il risultato
“Esatto, si dice il peccato ma non il peccatore.”
Quali sono le tue prospettive? come vedi la tua attività da ora in poi? la tua visione è quella di allargarla e di proseguirla?
“Ci stiamo concentrando molto sul lavoro, soddisfando tutte le richieste possibili che i clienti ci fanno. Chiaramente la prospettiva futura sarebbe quella di mantenere questo laboratorio, e un domani di allargarlo all’estero.”
Pensi che lo stato vada incontro agli imprenditori?
“Non vedo un riscontro positivo o negativo. Non ci mandano fondi, ma nemmeno io li chiedo a loro. Sono totalmente autonomo.”
Dando un messaggio ai ragazzi della tua età, in cerca di lavoro e prospettive, che cosa vorresti trasmettere?
“Cercare di attaccarsi alla loro passione, in qualsiasi campo. Inseguirla sempre, ogni singolo momento della giornata. Se è una passione reale, devi esserne ossessionato, perseguirla fino in fondo.”
Si conclude così un’intervista, che con uno spaccato su una realtà nuova e innovativa del territorio, ha insegnato un po’ a tutti a pensare positivo ed amare le nostre passioni, coltivandole ogni giorno di più.