riceviamo e pubblichiamo:
La maschera è caduta
«Taranto è nel Recovery Plan, grazie a Pagano e Oddati per l’impegno profuso all’interno del Pd» Il Recovery Plan è l’occasione irrinunciabile che ha Taranto per avviare il percorso di decarbonizzazione della grande industria, innescando quella transizione ecologica sulla quale lavoriamo da anni e che finalmente entra nell’agenda del Governo. Per questo siamo grati all’onorevole Ubaldo Pagano e in particolare al commissario provinciale Nicola Oddati per l’impegno profuso all’interno del Partito Democratico nazionale affinché la nostra città fosse uno degli obiettivi organici del piano che il Governo sta varando, affinché Taranto fosse l’emblema del “green new deal” italiano. Oddati ha operato come un autentico tarantino, cogliendo il sentimento di una città che ha già deciso di voltare pagina e porre la salute davanti a qualsiasi altra prospettiva.” Rinaldo Melucci Sindaco di Taranto
È da queste parole del sindaco che vogliamo partire per raccontare, oggi, del destino di Taranto, legato a doppio filo con l’acciaio, un triste destino che si rinnova, l’ennesima condanna a morte per la nostra città, venduta come un grande traguardo. La produzione della fabbrica non si fermerà, nemmeno questa volta, e Rinaldo Melucci se ne compiace. Coglie l’occasione per cantare vittoria, con buona pace di chi lo riteneva un interlocutore credibile, di chi aveva creduto alla promessa di un accordo di programma per chiudere l’area a caldo. Ma oggi Melucci ringrazia i vertici PD, gli stessi a più riprese attaccati nei giorni scorsi, perché Taranto, o meglio l’Ilva, sarà inserita nel recovery plan e auspica la decarbonizzazione della produzione. Ribadiamo che non esiste produzione di acciaio che non sia inquinante, che non provochi un peggioramento della salute dei tarantini che proprio il Sindaco, secondo il Tuel, dovrebbe difendere. Ci chiediamo se ora le fasce tricolore, consegnate in un’inutile farsa al Prefetto, torneranno adesso ai legittimi proprietari. Ancora una volta, i vertici romani hanno deciso e le Istituzioni locali si sono prontamente allineate. Taranto continuerà a soffocare tra i veleni per molti anni ancora, con la compiacenza delle istituzioni di ogni livello. Noi non ci allineamo, non abbiamo ceduto alle lusinghe del primo cittadino e continueremo a portare avanti il nostro obiettivo. L’Ilva uccide, va chiusa e la città di Taranto va risarcita senza nulla a pretendere.
Una città per cambiare – Taranto