Immutata la tradizione dei penitenti
Una delle caratteristiche dei Riti della Settimana Santa tarantina è data dallo loro immutabilità; per fortuna. Dal 1765, anno in cui cominciò la processione dei Misteri, allora con sole due statue, quasi nulla è cambiato . Stessi orari, stesse tenute, il camice bianco, gli scapolari, la mozzetta, il cappello e il bordone.
Stessa passione dei Confratelli del Carmine che, alle 15 del Giovedì Santo danno inizio ai Riti, con il pellegrinaggio in città vecchia e al borgo. A mezzanotte saranno i confratelli dell’ Addolorata e San Domenico a portare in giro per la città la Madonna Addolorata, in cerca di Gesù, il figlio. Poi alle 17 di venerdì l’uscita dal portone del Carmine a del troccolante, che vi farà ritorno al mattino di sabato, insieme alle 8 statue. Fede e tradizione insieme.
Come tutti gli anni seguiamo anche noi i riti. Queste le prime foto scattate oggi 18 aprile 2019.
Foto Francesco Ruggieri – tutti i diritti riservati