I centodiciottisti della centrale operativa, realizzata la gravità della situazione, hanno impartito alla moglie e al figlio dell’uomo le prime manovre salvavita da effettuare. Poi i soccorsi, giunti sul posto in 4 minuti, lo hanno ritrovato in uno stato di asistolia.
Una corsa contro il tempo, ben 52 minuti di intervento, che conferma Taranto fra i primi posti nella lotta all’arresto cardiaco
MARTINA FRANCA (TA) – Ore 02:57. Alla Centrale Operativa del 118 viene richiesto soccorso per F.C., uomo, di anni 74.
L’uomo mentre dormiva ha presentato respiro evidentemente anomalo, russante. La moglie, svegliatasi, ha cercato di svegliarlo, senza riuscirci. Si è accorta, contestualmente, che il marito non respirava più. Da qui la chiamata al 118.
L’infermiera operatrice di Centrale Operativa, Melissa Piccione, diagnosticando l’arresto cardiaco, ha fatto posizionare un vassoio rigido sotto la schiena del paziente, all’altezza del cuore, e ha dettato telefonicamente la manovra del massaggio cardiaco ininterrotto, sino all’arrivo degli equipaggi di soccorso. Ha attivato, contestualmente, l’automedica e l’ambulanza SET118 di Martina Franca.
I mezzi sono giunti in 4 minuti circa presso il paziente, con il dott. Stefano Speciale, l’infermiere Rocco Santoro, i soccorritori SET118 Adriana Marangi, Antonio Marturano e Pietro Miccolis.
Il paziente è stato trovato in arresto cardiaco, con stato di asistolia (ritmo non defibrillabile) con moglie e figlio che facevano il massaggio cardiaco. Il paziente è stato quindi sottoposto dal team medico-infermieristico intervenuto a rianimazione, con massaggio cardiaco, controllo avanzato delle vie aeree e somministrazione di farmaci.
Il cuore del paziente è andato, quindi, in fibrillazione ventricolare.
Il medico ha immediatamente defibrillato. Il cuore ha quindi ripreso attività elettrica organizzata presentando bradicardia severa. Il medico ha sottoposto, quindi, il paziente a elettrostimolazione cardiaca (pacing transcutaneo), conducendo il paziente presso il Pronto Soccorso dell’ospedale SS.Annunziata, in respiro spontaneo.
“Una prestazione di soccorso e di rianimazione perfetta – dichiara il direttore del Sistema 118 Taranto e presidente nazionale della Societa Italiana Sistema 118, Mario Balzanelli – in cui la ‘catena della sopravvivenza’.
Si è attivata in modo immediato e simultaneo, con la gestione appropriata della Centrale Operativa, la cui infermiera, ha provveduto ad assicurare il massaggio cardiaco ininterrotto sino all’arrivo dei soccorsi, coinvolgendo e responsabilizzando gli astanti, madre e figlio del paziente, e del Sistema di soccorso territoriale, con l’equipaggio medico-infermieristico ed autista-soccorritore, che hanno governato in modo impeccabile tutte le fasi gestionali preospedaliere della rianimazione del paziente”.
AGGIORNAMENTO ore 13
Appena giunta in redazione la notizia che, nonostante il tempestivo intervento del 118 e nonostante sia stato sapientemente ripreso dell’arresto cardiaco, il paziente non ha poi purtroppo superato le ore successive all’intervento, vista la gravità della situazione.
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