Si tratta del primo dirigente Michele De Tullio che proviene dalla Questura di Matera. Ha già prestato servizio a Taranto negli anni ’90, ovvero negli anni della sanguinosa guerra fra i fratelli Modeo
TARANTO – Arriva a Taranto il primo dirigente della Polizia di Stato Michele De Tullio, che da oggi ricopre l’incarico di vicario del questore. Il suo trasferimento è stato disposto dal capo della Polizia, Lamberto Giannini.
De Tullio, originario di Bari, proviene dalla Questura di Matera, dove ha lavorato per quasi un anno e mezzo, sempre con l’incarico di vicario del questore, contribuendo fattivamente ai buoni risultati sul piano della sicurezza. Fra le altre cose, lo scorso giugno, ha anche coordinato i servizi di ordine e sicurezza pubblica in occasione della riunione dei ministri degli Esteri del G20.
Ma il suo arrivo a Taranto oggi è in realtà un ritorno. Perché ha già prestato servizio come dirigente della Sezione Omicidi della Squadra Mobile della Questura del capoluogo jonico negli anni ’90. Ovvero negli anni più difficili, gli anni di piombo. Gli anni in cui la guerra interna nella famiglia Modeo creava immense scie sangue nelle vie della città. Insomma, quella guerra che vedeva Riccardo, affiancato dai fratelli Gianfranco e Claudio, contrapposto al fratello Antonio detto il “Messicano”, affiancato invece da Salvatore De Vitis e che provocò più di 150 morti in due anni.
De Tullio precisamente approdò a Taranto nel 1991, l’anno in cui la guerra fra i due clan vide l’apice con la strage della barberia in città vecchia. L’ultimo cruento episodio prima che iniziasse la sfilata dei pentiti che diede forma al maxi processo “Ellesponto”.
Ad ogni buon conto, De Tullio torna oggi. Trent’anni dopo, per prendere il posto del dirigente Gennaro Semeraro andato in quiescenza… “Torno con piacere a Taranto – commenta De Tullio – dove ho vissuto un’importante esperienza professionale ai tempi della cosiddetta guerra di mala. Qui ritrovo tanti colleghi e tanti collaboratori con i quali ho condiviso importanti momenti della mia vita da poliziotto”.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.