riceviamo e pubblichiamo
Borraccino,La nuova "Via della seta" fra Cina e Europa deve passare attraverso i porti pugliesi
La nuova "Via della seta" fra Cina e Europa deve passare attraverso i porti pugliesi. In un precedente comunicato avevamo già espresso il nostro disappunto per il fatto che il Ministro dell’Economia, a nome del Governo Salvini – Di Maio, avesse proposto che le grandi imprese cinesi, in procinto di esportare enormi quantità di merci in Europa, utilizzino i porti di Trieste e di Venezia. Ciò, “saltando” a piè pari i porti di Bari, Brindisi e Taranto, che possiedono capacità ricettive e infrastrutture simili, se non maggiori, di quelle dei porti del Nord. Avevamo anche preannunciato la presentazione in Consiglio di una mozione che invitasse il Governo della Regione Puglia a sollevare la questione presso il Governo nazionale, al fine di non permettere che la Puglia perda senza dire una parola questa enorme opportunità di sviluppo. Naturalmente, non sottovalutiamo gli eventuali impatti non positivi della “Via della seta”, primo fra tutti il rischio di un’egemonia cinese sul piano commerciale e su quello più generale del modello di sviluppo. Ma questi rischi diventeranno concreti se l’intero disegno viene lasciato in mani private, senza il protagonismo dei poteri pubblici. Il tema è strategico e riguarda la politica internazionale e quella economica del Governo centrale. Per esempio, la Zona Economica Speciale ionica proposta dalle Regioni Puglia e Basilicata, centrata sul porto di Taranto, può acquisire enorme importanza sia per gli scambi Est – Ovest (appunto la “Via della seta”), sia per quelli Sud/Nord. Ma decisioni di questa portata possono realizzarsi soltanto in un quadro europeo caratterizzato da spirito costruttivo e collaborativo. L’isolamento sempre più evidente in cui l’Italia di Lega – M5S si sta cacciando con politiche isolazioniste e sovraniste rischia di essere un ostacolo serio per queste interessanti ipotesi di sviluppo. Per questa ragione è importante discutere e approvare al più presto la mozione che abbiamo presentato il 4 settembre scorso e che vuole rappresentare una notevole scossa per il Governo Conte. La Puglia non può perdere questo appuntamento, foriero di grandi opportunità economiche e di un sostanzioso aumento dei livelli occupazionali.
Mino Borraccino
Sinistra Italiana/ Liberi E Uguali