Non bastano le fototrappole e le sanzioni
La questione ingombranti lasciati in giro senza alcun controllo, da tempo è oggetto di dibattito. Noi abbiamo scritto più volte denunciando il degrado assoluto dovuto essenzialmente alla mancanza di senso civico.
Il nuovo presidente di Kyma Ambiente (AMIU), l’avv. Giampiero Mancarelli, ha avviato una campagna di sensibilizzazione e allo stesso tempo adottato misure per provare a risolvere il problema dell’abbandono, anche con foto trappole e servizi di controllo.
Tuttavia pare che il fenomeno continui più o meno nella dimensione di sempre.
Sappiamo anche che sono previste nuove iniziative. Noi ci permettiamo qualche suggerimento:
Gli ingombranti non scendono dal cielo ma provengono da abitazioni o negozi, quindi:
1)Infissi e altro materiale proveniente da ristrutturazione; non tutti denunciano i lavori con regolare SCIA. Con un’ordinanza si potrebbe richiedere agli amministratori di condominio di segnalare i lavori in modo tale da organizzare controlli mirati.
2)Grandi elettrodomestici; due possibili soluzioni: a)concordare con i fornitori strumenti atti a rendere obbligatorio, e magari gratuito per i clienti, il ritiro dell’usato ( oggi in molti casi si applicano costi aggiuntivi) b)ottenere segnalazione dal negozio (magari solo indirizzo per superare la questione privacy).
3)Aggiungere alle due aree di Talsano e Paolo VI una in città, ad esempio nell’area che doveva ospitare i camper.
4)Premialità: pensare anche ad una premialità sarebbe un’ulteriore strumento incentivante.
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