I sogni interpretati nell’era moderna, prendono la connotazione di almeno due grandi analisti, che abbracciando la tradizione del passato rendono il sogno un mezzo di cura, di approccio al se profondo. Entrambi utilizzano le immagini oniriche nelle loro terapie, alla stregua di chi li ha “religiosamente” o con “superstizione” preceduti, approcciando un metodo sistematico e indicato al tempo come scientifico.
La teoria di Freud
“Mi sono dedicato per anni, a scopo terapeutico, a dissolvere nei loro elementi varie formazioni psicopatologiche cioè sin da quando ho imparato, da un’importante comunicazione di Josef Breuer, che per queste formazioni, intese come sintomi patologici, dissolverle nei loro elementi significa risolverle (…). Nel corso di questi studi psicoanalitici mi sono imbattuto nell’interpretazione del sogno . I pazienti che io avevo impegnato a raccontarmi tutte le idee e i pensieri che si imponevano loro di fronte a un determinato argomento, mi raccontavano i loro sogni, dimostrando così che un sogno è inseribile nella concatenazione psichica che, partendo da un’idea patologica, va inseguita a ritroso nella memoria. Non ci volle dunque che un passo per trattare il sogno stesso come un sintomo e per applicare al sogno il metodo di interpretazione già elaborato per il sintomo”. (S. Freud, 1899).
Via regia per l’inconscio
Secondo Freud il sogno è il “difensore del sonno”, in quanto permette di gestire gli stimoli fisici esterni senza la necessità di svegliarsi, grazie a una forma di soddisfazione allucinatoria. Il “desiderio di dormire” infatti rischia di essere turbato dall’emergere di un antico desiderio inconscio risvegliato da qualche impressione del giorno precedente (residuo diurno). A livello psicologico invece la funzione del sogno è quella di appagamento, anche se in forma “camuffata”, dei desideri. Per Freud, infatti, l’interpretazione del sogno è la “via regia per l’inconscio”.
Rimozione
La teoria generale di Freud si basa sul concetto di rimozione, un processo cognitivo tramite il quale vengono negati desideri, paure e pensieri che minacciano l’Io, e che li reprime nell’inconscio. Queste però tornano sotto forma di sogni, barzellette, lapsus, sintomi e simboli culturali. A questo proposito è possibile assimilare i sogni ai sintomi nevrotici; spesso i sogni stessi contengono simboli che esprimono i desideri nascosti in modo collettivo. Il sogno è l’equivalente individuale della nevrosi ed è costituito da tre aspetti: il contenuto latente, i desideri repressi, ovvero ciò che produce il sogno, il lavoro onirico, ciò che permette la trasformazione del contenuto latente nel contenuto manifesto e il contenuto manifesto, il sogno come lo si esperisce che quasi sempre ininitellegibile.
Censura onirica
Il significato reale del sogno non corrisponde quasi mai al contenuto del sogno manifesto. È la “censura onirica” che fa sì che si verifichino i fenomeni di trasformazione e “travestimento” del contenuto onirico latente, in quanto il processo della rimozione, per quanto allentato, è comunque presente anche durante il sonno. Per aggirare la censura gli elementi rimossi vengono deformati e resi irriconoscibili, in modo da poter riaffiorare alla coscienza, se pur in modo spesso incomprensibile ad essa. Durante il lavoro onirico avvengono alcuni tipi di elaborazione, come la drammatizzazione dove trasformiamo i pensieri in immagini visive; la condensazione dove numerosi pensieri latenti vengono rappresentati da un unico elemento; la dispersione dove possiamo manifestareuna persona, un oggetto o una situazione frantumandoli in tanti elementi, come una sorta di puzzle da ricomporre; lo spostamento con cui trasferiamo la valenza emotiva di alcuni elementi del sogno ad altri, un abile trucco per aggirare la censura; la simbolizzazione, che è una particolare forma di spostamento, in cui un elemento rimosso del contenuto onirico latente è rappresentato da un altro elemento concreto nel contenuto manifesto.
Resistenza e Simboli Sessuali
Freud trasse l’interpretazione dei simboli onirici anche dalla resistenza all’interpretazione stessa: notò che questa ritrosia aveva luogo anche nei sogni delle persone mentalmente sane. Affermò che la formazione della risposta visiva al sogno non era accidentale, quindi dedusse che alcune parti del contenuto manifesto corrispondevano in modo tipico e ricorrente a certi contenuti latenti. Questi elementi manifesti erano i simboli, e avevano un significato costante: nella fattispecie, per Freud i simboli sono quasi sempre sessuali. Ad esempio il pene nel sogno è sostituito da oggetti che ne rappresentano la forma o la funzione: montagne, rocce, bastoni, ombrelli, pali, alberi…Oppure tutto ciò che ha la funzione di penetrare: armi bianche e da fuoco; elementi in cui scorre del liquido: tubature, fontane; oggetti che si possono allungare o anche velivoli. Simboli sessuali maschili meno evidenti sono rettili, soprattutto serpenti e pesci, ma anche un cappello e un cappotto o vari tipi di macchinari e apparecchi. I genitali femminili invece sono rappresentati da elementi cavi, che accolgono qualcosa: pozzi, fosse, caverne, vasi, bottiglie, scatole, valigie, borse, tasche, cassetti, ecc. Lo stesso vale per case o comunque edifici con porte, passaggi ed entrate. Ma anche materiali di legno o carta e oggetti da essi derivati: tavoli, libri…Gli animali che simbolizzano il sesso femminile sono chiocciole e conchiglie. Il seno è rappresentato da frutta in generale, in particolare pesche e mele. L’atto del giocare o suonare rappresenta la masturbazione, mentre le attività ritmiche come la danza e andare a cavallo, ma anche la minaccia con armi, salire e scendere scale e correre all’interno di una casa sono tutte simbolizzazioni dell’atto sessuale.
Archeologia del sogno
Con l’interpretazione, Freud fa una sorta di scavo archeologico, per scoprire e decifrare quello che considera un linguaggio antico e misterioso fino a trovare il significato del desiderio rimosso ed espresso dal contenuto latente del sogno. Così finisce per percorre una sorta di regressione, che va dal conscio all’inconscio, dal presente all’infanzia, dal linguaggio alle rappresentazioni simboliche
continua ……
Dr. Egidio Francesco Cipriano
Psicologo
immagini pixabay.com
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