Oggi la firma del protocollo tra la direttrice Eva Degl’Innocenti e il rettore Francesco Cupertino
TARANTO – Nelle stesse ore in cui il clone del David di Donatello vola negli Emirati Arabi per l’Expo Internazionale di Dubai, in Puglia, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto e il Politecnico di Bari, firmano un importante protocollo d’intesa che mette insieme storia, bellezza, educazione, ricerca e tecnologia, tutto all’insegna del Made in Italy dei talenti e dell’identità.
Siglato, infatti, questa mattina, dalla direttrice del museo tarantino, Eva Degl’Innocenti e dal rettore del Politecnico dell’università di Bari, Francesco Cupertino, l’accordo quadro che partendo dalla tutela e valorizzazione del patrimonio storico-archeologico, dalla educazione, dalla ricerca, traccia nuovi percorsi di attività congiunta per progetti in ambito nazionale ed internazionale.
L’ambizione è quella di creare sviluppo – spiega la direttrice Eva Degl’Innocenti – passi in avanti e utili scambi di competenze per progetti di educazione, ricerca, fruizione culturale, innovazione, anche in vista del nuovo allestimento museale, ma anche formazione di competenze spendibili non solo nell’ambito archeologico, ma anche nei settori dell’ingegneria e dell’architettura, della tecnologia dei materiali, dell’innovation technology e del turismo.
La cornice disegna i contorni di un impegno che il Politecnico ha già avuto modo di certificare sul territorio.
Questo è un ulteriore passo di un percorso che è partito già qualche anno fa con la scuola di specializzazione in architettura in beni archeologici che ha sede a Taranto – dice il rettore Francesco Cupertino – e che il Politecnico rafforza sul territorio portando in dote al MArTA, tutto il know-how sviluppato in questi anni non solo nel settore dell’architettura, ma anche dell’utilizzo delle nuove tecnologie per la conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale. Settori che un tempo sembrava difficile abbinare – continua il Rettore – ma che oggi, invece, costituiscono la base di competenze sempre più richieste non solo dal settore della ricerca archeologica, ma anche da parte del settore produttivo e delle start-up imprenditoriali.
Un protocollo d’intesa che definisce l’ambito d’azione comune ma rimanda a accordi attuativi più stringenti su progetti che la direttrice del MArTA e il rettore del politecnico hanno già idea di porre in atto, partendo ad esempio dall’esperienza maturata dai due Fab Lab, quello del MArTA (il MArTA Lab) e quello universitario con sede a Bitonto, con programmi di riproduzione 3D con l’utilizzo della ceramica, ma anche la progettazione di percorsi tattili dedicati al percorso museale.
A Taranto c’è uno dei Musei archeologici più importanti del mondo e c’è l’Università – hanno detto ancora la direttrice e il rettore – e la strada che stiamo indicando è quella che sostiene questo territorio verso percorsi di transizione e cambi di paradigma socio-economico che possono migliorare la qualità della vita, dell’impresa e del lavoro in chiave sostenibile, anche al fine di contribuire ad una solida formazione di cultura d’impresa sul territorio.
Al termine della cerimonia di firma del protocollo d’Intesa il rettore Francesco Cupertino e la direttrice Eva Degl’Innocenti hanno visitato alcune sale del Museo, condividendo alcuni spunti programmatici utili all’avvio delle attività di studio, ricerca e sviluppo, valorizzazione, previsti dall’accordo quadro.
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