D’Errico: “Nessun salto della quaglia, nessuna corsa alla poltrona”
Nel puzzle con cui si è ridisegnata la mappa di sottogoverno dato dalle tre aziende partecipate del Comune di Taranto, alcune tessere, come quelle del presidente di Kyma Ambiente (AMIU), l’avv. Giampiero Mancarelli, e di Kyma Mobilità (AMAT), l’avv. Giorgia Gira, restano invariate, e ne entra in gioco una nuova, un altro avvocato, Francesco D’Errico, nominato presidente di Kyma Servizi (INFRATARAS).
55 anni, laureato in giurisprudenza e in scienze politiche, titolare dal 1998 di un affermato studio legale che condivide con la moglie, la collega Stefania Maselli, due figli, dal 2020 componente del consiglio dell’ordine degli avvocati di Taranto, vice presidente nazionale dell’associazione CPA, con alle spalle una consolidata esperienza politica, da qualche tempo è entrato nelle file di Puglia Popolare di cui è presidente cittadino a Taranto.

Lo abbiamo intervistato:
D. Avvocato D’Errico la sua nomina in qualche misura rappresenta la vera novità nell’ambito della ricomposizione dei cda delle partecipate e ha colto sicuramente di sorpresa più di qualcuno. Come nasce questa scelta dell’amministrazione Melucci?
R. È una domanda che tecnicamente andrebbe rivolta al sindaco. Naturalmente non mi sottraggo dal rispondere. Le aziende partecipate, come è noto, sono gestite dal socio unico, che è il comune, e dunque non sono sottratte alla normale gestione degli equilibri politici. Ritengo che non sfugga ad alcuno che le scelte operate per le nomine tengano conto delle capacità, dei titoli, dei curricula, ma anche dei rapporti tra le forze che sostengono la maggioranza. La scelta della mia persona nasce dall’indicazione di Puglia Popolare, emersa da un confronto che si è tenuto con i massimi dirigenti, i consiglieri comunali e la base del partito. Si è voluto esprimere una candidatura politica indicando il vertice locale. Auspico in ogni caso che la scelta del sindaco Melucci, che qui voglio pubblicamente ringraziare per la fiducia, sia stata influenzata in primo luogo dal mio curriculum. Mi sia consentito anche ringraziare i dirigenti di P.P., l’amico Massimiliano Stellato e tutti coloro che hanno sostenuto la mia candidatura, e naturalmente il senatore Massimo Cassano che ha ratificato la scelta.
D. La sua nomina ha riscontrato ampi consensi ma anche qualche perplessità in relazione alla sua pregressa attività politica; c’è chi l’accusa di aver fatto il salto della quaglia.
R. Ho ricevuto tantissime attestazioni di stima e felicitazioni, sicuramente molte più di qualche voce solitaria che però non è giunta finora direttamente alla mia persona. Potrei, rivolgendomi ad ambienti da cui provengono talune “perplessità”, citare la nota fiaba di Esopo “La volpe e l’uva”, laddove oggi si esprime meraviglia e si parla di “risorsa” fino a ieri evidentemente non considerata, nei fatti, tale. Ma voglio affrontare senza infingimenti la questione sul piano politico. Due aspetti: quello soggettivo che riguarda la mia esperienza politica e quello più generale che riguarda l’evoluzione del quadro politico. La mia esperienza fino alle ultime elezioni amministrative mi ha visto schierato in movimenti di chiara collocazione centrista, con una visione sicuramente liberale, di ispirazione cristiana, assolutamente non associabile alla destra identitaria. A seguito del mancato successo di alcune iniziative che puntavano proprio alla affermazione di un nuovo centro, si è assistito ad una serie di passaggi, chi in Fratelli d’Italia, chi nella Lega. Per un lungo periodo ho sospeso ogni mia attività, consentendomi un periodo di riflessione. Ho ricevuto diverse proposte che ho sempre rifiutato. In ultimo dopo aver a lungo parlato sia con Massimiliano Stellato sia con Massimo Cassano, ho ritenuto di entrare in Puglia Popolare verificato il suo DNA centrista, testimoniato dalle diverse sensibilità che ne fanno parte. Su un piano dei valori, dei principi, delle idee non ho cambiato nulla. Nessun “salto della quaglia”. Soprattutto nessuna corsa alla poltrona o al gettone di presenza, visto che siedo già in altre importanti istituzioni, come l’Ordine degli Avvocati, e di certo ho sufficienti risorse per sostenermi attraverso uno studio legale in piedi dai primi anni 90.
D. E invece l’aspetto più generale del quadro politico?
R. Destra e Sinistra esistono ed esisteranno sempre; dal punto di vista dei valori ciò è innegabile. È però anche vero che il nostro Paese ha dimostrato nel tempo di non avere vocazione maggioritaria. Purtroppo il centro, dopo la caduta dei grandi partiti della prima Repubblica, ha perso la sua autonoma configurazione dissolvendosi nelle due aree di centro destra e centro sinistra. Complice il sistema elettorale che non consente l’affermazione piena di una delle due aree assistiamo da tempo alla formazione di coalizioni che vedono insieme forze assolutamente distanti sul piano delle idee e della visione. Abbiamo assistito a governi M5S-Lega, M5S-PD ed oggi, pur con la motivazione della emergenza, abbiamo un governo con tutti dentro (a parte FdI). Se guardiamo la regione Puglia, ma non solo la Puglia, abbiamo la certificazione di come oggi i confini novecenteschi tra destra e sinistra siano sicuramente meno rigidi. A livello amministrativo poi conta soprattutto la condivisone di un progetto.

D. Dunque ci sta dicendo che la convince il progetto dell’amministrazione Melucci?
R. Puglia Popolare ha sempre sostenuto lealmente l’amministrazione Melucci pur fino a ieri non essendo presente in modo diretto nel governo della città. Va da sé che ne condivida il progetto. Una condivisione sul piano della visione complessiva che punta ad un nuovo sviluppo della città in termini post industriali, ovvero di individuazione di nuovi settori complementari rispetto alla grande industria. Puglia Popolare rivendica una sua precisa identità e vuole contribuire con le proprie idee al disegno del progetto Taranto. Oggi la città non ha bisogno di contrapposizione ma di condivisione e siamo pronti a dare il nostro contributo.
D. Quali saranno le prime azioni che avvierà da presidente di Kyma Servizi?
R. La mia nomina risale al 31 agosto, si dovranno realizzare tutte le procedure di trasferimento dei poteri per consentire il mio insediamento. Ovviamente dovrò avviare una attenta ricognizione; sono abituato a conoscere bene ciò di cui vado ad occuparmi. Certo ho già delle idee precise sulle quali mi confronterò con il sindaco e l’assessore Paolo Castronovi. Ritengo che tra i servizi di cui la società si occupa quello delle bonifiche possa essere un settore da sviluppare. In particolare va sostenuto il nuovo progetto per il reimpiego dei 130 lavoratori che hanno dato vita al progetto Verde Amico. Ma, ripeto, preferisco non parlare prima di avere una piena conoscenza di ciò di cui debba occuparmi.
A cura di Francesco Ruggieri
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.