Reazioni dal mondo politico.
Il sindaco Melucci con suo provvedimento avrebbe rimosso l’ avvocato Alessandro Basta dal ruolo di coordinatore della Protezione Civile del Comune di Taranto sostituendolo con il suo vice.
Non abbiamo al momento comunicazioni ufficiali ma lo stesso Basta conferma il provvedimento.
E’ ipotizzabile che la decisione del sindaco sia la conseguenza di una lettera che l’avvocato ha inviato al Prefetto invocando l’intervento dell’esercito per risolvere l’emergenza rifiuti. Lettera che avrebbe inviato senza sentirsi prima con lo stesso Melucci o con l’assessore Ciraci. Insomma si sarebbe creato un cortocircuito che avrebbe messo in discussione il necessario rapporto fiduciario.
Se tali circostanze fossero confermate, fermo restando la sicura buona fede di Basta, il provvedimento è comprensibile.
Resta però da comprendere più di qualcosa; innanzitutto quale sarà la risposta che la Prefettura darà all’avvocato.
Ma, ancor più, ciò che interessa maggiormente i cittadini, è capire il futuro della raccolta rifiuti,perchè ormai è chiaro che non si tratti più solo di una emergenza.
Il dato sulla raccolta differenziata è fermo al 24%; i cassonetti ingegnerizzati, costati un botto, sono risultati un fallimento totale. Il bilancio della partecipata Kyma Ambiente è al collasso, e note sono anche le vicende relative al concorso che avrebbe fornito una boccata di ossigeno alla pianta organica. Il tutto si traduce concretamente in costi esorbitanti, per cui è aumentata la TARI, e difficoltà a mantenere pulita la città. Poi c’è pure l’elemento inciviltà, ma la realtà è che produciamo più rifiuti di quanti siamo in grado di smaltire.
Come si intende risolvere?
Nel frattempo Fratelli di Italia con il suo segretario Cittadino, l’avvocato Mongelli, e il Circolo Impavidi sono intervenuti sul provvedimento che ha colpito Basta.
Lo avevamo previsto, perché, ormai, alcune scelte del Sindaco sono ampiamente prevedibili.
Il Presidente della Protezione Civile di Taranto, avv. Alessandro Basta, revocato dall’incarico, guarda caso, dopo aver rappresentato al Prefetto la grave situazione igienica della città e tutti i rischi connessi.
Una Sindaco totalmente incapace di dare dignità e decoro alla nostra città, anziché impegnarsi per risolvere i problemi, si concentra sull’epurazione di chi non è allineato sulle sue posizioni, non valutando il merito e la competenza e punendo l’avv. Basta per crimine di lesa maestà.
Evidentemente, l’auspicio del Governatore Emiliano di rendere Taranto la nuova Stalingrado è stato perfettamente recepito da Melucci.
E nel frattempo la città sconta le pene di una condizione igienica indegna.
Evidentemente, il Sindaco non si rende conto che occorre dare risposte concrete al disagio dei cittadini e che il primo a dover fare una analisi di coscienza è proprio lui, con l’unica logica conseguenza di rassegnate le proprie dimissioni.
Il Coordinatore cittadino FDI
Avv. Gianluca Mongelli
Taranto: Circolo “Impavidi”(FdI) su la rimozione dell’Avv. Basta dalla Protezione Civile
La rimozione dell’avv. Basta dalla protezione civile da parte del Sindaco Melucci non è una notizia e non ci ha lasciati stupiti, perché sapevamo che la richiesta dello stesso avvocato al Prefetto per l’intervento dell’esercito per ripulire la città, avrebbe portato alla sua rimozione.
Perché a Taranto esiste ancora il reato di lesa maestà. Il sindaco, invece di preoccuparsi di commissariare l’Amiu per come è gestita e come ha ridotto la città e trovare una valida soluzione per rendere pulita la città si preoccupa di epurare chi, validamente, ha svolto il suo lavoro con tenacia e professionalità.
All’avv. Basta giungano i nostri sentimenti di solidarietà e vicinanza per quest’atto discriminatorio del sindaco che si commenta da solo.
Ci auguriamo che oltre il Prefetto possa intervenire anche il SISP della ASL a tutela della salute pubblica.
Circolo Impavidi Fratelli d’Italia