Cosa dicono i nuovi studi medici su i trattamenti innovativi nella gestione della fibromialgia
Non useremo la parola cura o guarigione per non essere fraintesi, ma parleremo di approcci che sicuramente possono portare a miglioramenti della qualità di vita dei fibromialgici.
Allo stato attuale della ricerca scientifica non sono state identificate le cause degli squilibri funzionali che possono essere migliorati ad esempio dalle terapie fisiche ,ma in questo momento non si può parlare di cura o di guarigione della fibromi algia, ma di remissione della sintomatologia e di miglioramento della qualità di vita del paziente fibromialgico.
La fibromialgia è un disturbo che provoca dolore muscolare e affaticamento.
Chi ne soffre presenta anche altri sintomi, tra cui:
Insonnia o difficoltà a dormire
Rigidità mattutina
Mal di testa
Intorpidimento o formicolio alle mani ed ai piedi
Irregolarità mestruali e dolore
Difficoltà di concentrazione
Secondo le statistiche più recenti, circa 1persona su 50 soffre di fibromialgia, in prevalenza ne soffrono le donne sette volte di più degli uomini.
È il secondo disturbo muscoloscheletrico più comune dopo l’artrite.
La fibromialgia è una condizione debilitante che colpisce ogni aspetto della vita.
Le persone con fibromialgia hanno da tre a quattro volte più probabilità di soffrire di depressione.
Il 50% dei malati di fibromialgia ha difficoltà a svolgere attività quotidiane.
Il 30–40% delle persone con fibromialgia deve abbandonare il lavoro o cambiare lavoro.
Le persone con fibromialgia vengono ricoverate in ospedale una volta ogni tre anni, in media.
Il paziente con fibromi algia, in media, usa tre o quattro farmaci al giorno per controllare i sintomi.
Non esiste un test di laboratorio e non ci sono immagini radiologiche per diagnosticare la fibromialgia.
Essa viene diagnosticata tramite i sintomi e un’anamnesi accurata (in genere di tipo reumatologico) che esclude altre malattie che possono presentare sintomi simili, come l’artrite reumatoide, il disturbo depressivo maggiore, la sclerosi multipla e altre malattie autoimmuni.
Non vi è consenso nella comunità medica sulle cause della fibromialgia.
Tuttavia, l’attuale teoria è chela fibromialgia possa comportare una varietà di fattori, tra cui:
Genetici: La fibromialgia si ripete nelle famiglie, quindi potrebbero esserci mutazioni genetiche che rendono le persone più sensibili ad essa.
Infettivi: Alcune infezioni virali o batteriche sembrano scatenare o aggravare la fibromialgia.
Trauma fisico o emotivo.
Il disturbo post-traumatico da stress è stato collegato alla fibromialgia.
Poiché la causa della fibromialgia non è nota, il trattamento convenzionale si concentra sulla gestione dei sintomi. I farmaci comuni prescritti includono analgesici (antidolorifici OTC come l’ibuprofene o farmaci da prescrizione come tramadolo), antidepressivi e farmaci antiepilettici (che a volte sono utili nel ridurre alcuni tipi di dolore).
Una teoria alternativa sulle cause della fibromi algia:
Per molti anni alcuni medici hanno sospettato che la fibromialgia fosse causata da una disfunzione intestinale.
Tali medici notarono che la stragrande maggioranza dei pazienti con fibromialgia aveva anche problemi digestivi e quando hanno iniziato a eseguire test su di essi, hanno scoperto che molti di loro avevano infezioni intestinali, disbiosi, crescita eccessiva batterica intestinale (SIBO) e intestino permeabile.
Nella permeabilità intestinale si ha un alterazione delle molecole in grado di tenere gli enterociti (le cellule che rivestono il nostro intestino) ben saldati gli uni agli altri. L’alterata permeabilità consente alle sostanze più grandi come i batteri, le tossine e le particelle di cibo non digerito di passare attraverso le pareti intestinali e di diffondere nel flusso sanguigno generando conseguenze anche a livello nervoso.
A conferma di queste teorie sono stati trovati diversi studi che collegano la fibromialgiaai problemi intestinali:
“Il 73% dei pazienti con fibromialgia ha riportato sintomi gastrointestinali, rispetto al 37% di quelli con osteoartrite.
La sindrome dell’intestino irritabile (IBS) è presente nel 30-70% dei pazienti con fibromialgia”.
Il 33% dei pazienti con IBS soddisfa i criteri diagnostici per la fibromialgia, rispetto al solo 4% dei soggetti di controllo.
Fino al 50% dei pazienti con fibromialgia ha problemi di digestione.
Purtroppo queste sonoprobabili correlazioni:la fibromi algia, l’IBS / indigestione , l’IBS e la dispepsia funzionale sono semplicemente diagnosi basate sui sintomi, quindi questi articoli non hanno fatto molta luce su ciò che potrebbe effettivamente causare sia la fibromialgia sia la problematica intestinale .
La medicina funzionale, si preoccupa sempre di trovare il meccanismo o la causa sottostante, perché affrontare questo è ciò che porterà al trattamento più efficace e duraturo.
Quindi continuando a scavare nella ricerca si sono trovate ulteriori informazioni e documenti che associano la fibromialgia a meccanismi specifici di disfunzione intestinale.
“Uno studio del 2008 ha trovato una relazione tra alterazioni del microbiota intestinale (cioè “flora intestinale”) e fibromialgia.
I ricercatori del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles hanno scoperto che il 100% (42/42) dei pazienti con fibromialgia che avevano studiato presentava una piccola proliferazione batterica intestinale (SIBO). E questo dato è sorprendente
In uno studio su 40 pazienti con fibromialgia, 28 (70%) presentavano permeabilità intestinale (cioè intestino permeabile).
È importante sottolineare che 12 dei 28 pazienti con intestino permeabile non presentavano sintomi intestinali.
Forse questo è uno dei motivi per cui l’intestino è spesso trascurato come potenziale causa sottostante della fibromialgia”.
I problemi intestinali sono la causa o sono un effetto della fibromialgia?
Una alimentazione appropriata comunque migliora la causa o i sintomi di tale patologia
Ecco alcuni consigli sui quali concordano, ormai, molti medici specialisti:
• evitare cibi, farmaci ed agenti chimici che irritano l’intestino
• consumare fibre fermentabili in quantità (amidi come patate)
• consumare cibi come kefir, yogurt, crauti, kimchi
• consumare brodo d’ossa ed altri cibi ricchi di glicina (tagli grassi di carne)
• assumere probiotici (SBO preferibilmente) e prebiotici sotto forma di integratori
• trattare eventuali patogeni intestinali (parassiti)
• tenere lo stress sotto controllo
• dormire almeno 7-8 ore per notte.
Ora vi parlerò anche della tecnologia che viene in soccorso a questi problemi.
Integrare vari approcci potrebbe essere un arma vincente per la gestione di patologie complesse.
Quindi dopo avervi parlato di consigli di tipo alimentare vi parlerò di mezzi fisici che potete trovare dai vostri fisioterapisti specializzati o dai vostri medici per darvi una mano a vivere meglio.
Parleremo dei campi magnetici ultradeboli.
Una volta, circa 20 anni fa, si utilizzava la magnetoterapia, ad alta intensità energetica e ampio specchio di frequenza ;furono creati i precursori di queste tecnologie utilizzate oggi.
Hanno scoperto che era meglio intervenire e “dialogare” con il corpo umano, con campi magnetici a bassissima intensità definiti ultradeboli.( campi magnetici simili a quello terrestre nell’ordine di 50 micro tesla .

Come agiscono i campi magnetici di questo tipo?
Agiscono disgregando i legami degli eritrociti ,facendo si che i globuli rossi riescano a trasportare più ossigeno ,permettendo quindi un maggior apporto verso i tessuti target.
Nel caso del fibromialgico, tendini e muscoli avranno la possibilità di utilizzarne di più.
Poi sono nati altri sistemi.
Queste altre tecnologie avevano in comune con le magnetoterapiedi seconda generazione la stessa bassissima quantità di energia,stessa capacità di agire sulla disgregazione degli eritrociti;ma con frequenze specifiche che stimolano la vaso mozione,ossia l’insieme di micro pompe a livello dello spaziopreintestiziale dove il sangue arterioso cede sostanze nutritive e ossigeno alle cellule , come un fattorino che porta a domicilio della cellula le sostanze utili nel tragitto arterioso e che successivamente porta via gli scarti attraverso il ritorno venoso. A quel livello, le ultime tecnologie hanno scoperto che questo micro pompe creano una accelerazione a questi scambi a livello periferico.

Si migliorano quindi gli scambi nutritivi.
Gli effetti su chi soffre di fibromialgia sono dati in primis da un miglioramento della sensazione di stanchezza, come dimostrano le pubblicazioni scientifiche.
Tali effetti agiscono sui meccanismi di modulazione del dolore anche a livello centrale.
Le revisioni più aggiornate inquadrano la fibromialgia come un sistema di disfunzioni di tipo neuro vascolare .
Su questo sistema agiscono questi dispositivi medici.
L’ utilizzo è semplice,il paziente si stende sullo strumento che di solito è una stuoia con all’interno dei filamenti metallici e collegata ad un corpo macchina ed esegue il trattamento che va da 8 minuti ad un tempo che mediamente si aggira intorno ai 30 minuti. Con una cadenza da una alle due volte al giorno, secondo le indicazioni del curante.
Questo tipo di trattamento migliora la sensazione di stanchezza cronica,la sensazione di dolore,saranno un trattamento sinergico con altri tipi di trattamento,ad esempio medico, in quanto l’utilizzo di farmaci o integratori specifici avranno più possibilità di raggiungere il target tramite il circolo sanguineo.
In questo modo,si percepisce un senso di rivitalizzazione che ci permetterà di muoverci meglio.
Questo potrà permetterci di sopportare meglio gli sforzi e quindi fare più attività fisica e più attività fisica permetterà di allenare il nostro corpo.
Il vantaggio che queste tecnologie sta nel fatto che i soggetti, già in un breve periodo (variabile secondo le condizioni generali del paziente), hanno una risposta valutabile con le scale del dolore o con test di movimento e quindi in poco tempo si può verificare se è conveniente continuare oppure no.

Quando si sente menzionare un nuovo approccio, si è solitamente critici e scettici. Ma occorre saper riflettere e chiedersi: la strada che ho fatto fino ad ora mi ha dato benefici?
…e di conseguenza valutare se sia il caso di approfondire altre modalità terapeutiche.
Renzo Nobilio
Fisioterapista specializzato in osteopatia terapia manuale e operatore specialist manutech bh
Cell. 329/5798888
www.renzonobilio.wordpress.com
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