Il Governo, al fine di contenere il contagio da coronavirus, ha sin da subito varato diverse misure fra le quali la chiusura, per un breve periodo, delle scuole di ogni ordine e grado. Una misura delicatissima sul piano sociale, che dimostra quanto sia grave la situazione, e che ha messo da parte in un primo momento, il problema inevitabile della preparazione dei nostri studenti.
I dirigenti scolastici, secondo quanto previsto dal Dpcm dell’8 marzo 2020 , hanno attivato, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza, con particolare attenzione alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.

Anche con l’ultimo decreto Cura Italia del 16 marzo, l’attività da remoto sarà consentita, sono state introdotte infatti ulteriori misure per il lavoro agile nella Pubblica Amministrazione, che consentiranno ad esempio ai dirigenti scolastici di organizzare le loro attività e lasciare le scuole aperte solo per le attività “indifferibili”.
“Fino alla ripresa delle lezioni sarà possibile limitare al massimo le aperture degli edifici. La presenza del personale ATA (Ausiliario, tecnico, amministrativo), sarà prevista solo nei casi di stretta necessità, che saranno individuati dai dirigenti scolastici stessi.” Lo annuncia la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.
Sono stati poi previsti, poi, 85 milioni per il sostegno alla didattica a distanza e stanziati 43,5 milioni per la pulizia straordinaria degli ambienti scolastici al momento del rientro, risorse che le scuole potranno utilizzare per acquistare materiali per le pulizie, ma anche saponi e gel igienizzanti.
“La risposta della scuola, fin dalle prime ore di questa emergenza, è stata importante. Voglio ringraziare tutto il personale, i dirigenti, i direttori dei servizi generali e amministrativi, gli Ata, gli insegnanti, gli Uffici scolastici regionali, gli Ambiti territoriali per gli sforzi fatti in queste settimane. Ringrazio anche le famiglie, che stanno dando man forte”, sottolinea Azzolina.
C’è, da parte dell’esecutivo, il massimo sforzo per sostenere famiglie, cittadini, imprese, lavoratori”.
“Come Ministero agiremo al fianco di tutta la comunità scolastica che sta dimostrando e continuerà a dimostrare grande responsabilità. La scuola continuerà a essere un presidio dello Stato – prosegue la Ministra -. Lo facciamo anche attraverso gli stanziamenti che abbiamo proposto da viale Trastevere e che sono stati approvati dal governo”.
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