Poche le risorse per il controllo del territorio. In soccorso le agenzie private.
Sentiamo spesso parlare di sicurezza in termini di statistiche; numeri sui reati (attenzione sono solo quelli scoperti o denunciati!); dichiarazioni rassicuranti di questo o quel ministro dell’interno. Ma i cittadini come percepiscono la sicurezza? Il contesto che viviamo non è dei più tranquilli. La sicurezza, in generale, non si misura solo con il numero di furti, rapine o reati contro la persona. La percezione della sicurezza nasce essenzialmente dal capillare controllo del territorio che oggi, a causa dei tanti tagli effettuati negli anni, è sempre meno presente nelle nostre città, soprattutto nelle periferie.
La necessità di sicurezza non è un’esigenza nuova, nasce con l’uomo. “Nella Roma antica, nel III secolo a.C. esisteva una particolare istituzione denominata “Ufficio degli Edili”. Infatti, mentre il Senato indicava la politica di Roma, i consoli, i pretori e i censori avevano varie funzioni di carattere soprattutto amministrativo, e i questori erano magistrati delle finanze, l’Ufficio degli Edili soprassedeva esclusivamente alla vigilanza sulla vita economica e religiosa ed attuava la prevenzione custodendo i beni dei cives romani e della collettività.”(fonte). Da allora, in forme diverse, a quelle che oggi chiamiamo Forze di Polizia, si sono affiancate organizzazioni non statali.

Le agenzie di sicurezza e di investigazione, svolgono un compito molto importante soprattutto nella difesa degli interessi privati che gli stati, in genere, tendono a non considerare compito prioritario, soprattutto quando le risorse sono ridotte.
“In particolare, si possono distinguere tre macro aree: attività di vigilanza privata, investigazioni private e informazioni commerciali, stewarding nelle manifestazioni calcistiche e controllo nei locali di pubblico spettacolo ed intrattenimento; servizi di sicurezza sussidiaria nell’ambito degli aeroporti, dei porti, delle stazioni, attività di antipirateria a bordo del naviglio mercantile; certificazione indipendente della qualità degli istituti e dei servizi di vigilanza privata.
La sezione tratta anche delle professioni regolamentate previste dalla direttiva 2013/55/UE. Sono professioni regolamentate: titolare di istituto di vigilanza privata; investigatore privato, guardia giurata, steward, addetto ai servizi di controllo nei locali di pubblico spettacolo” (fonte sito Polizia di Stato)

Quando si parla di sicurezza privata si pensa alla vigilanza armata ma in realtà ci sono diverse altre forme di protezione, operatori non armati, che svolgono attività di protezione VIP, portierato, controllo accessi, protezione cantieri, set cinematografici. Altra attività è quella investigativa, che riguarda diversi settori, dalla classica infedeltà coniugale, a indagini in campo commerciale, con nuove e sempre più sofisticate tecnologie.
La sicurezza dei cittadini nasce essenzialmente dalla presenza sul territorio di chi svolga un compito innanzitutto di deterrenza e, nel caso, di protezione.
