“se votare facesse qualche differenza non ci permetterebbero di farlo …” (Mark Twain)
Editoriale di Giorgio Di Antonio*
Chissà chi ricorda il film “Ecce Bombo”, uno dei primi di Nanni Moretti, una strampalata storia di una gioventù disorientata … insomma in quel film erano presenti diversi tormentoni che diverranno poi quasi senso comune per molti anni. Uno era quello del racconto di Mario, un depresso cronico che nel tentativo di suffragare tesi suggestive quanto inconsistenti citava in modo non appellabile quanto riportava l’amico Etiope, per altro anche laureatosi e dunque totalmente affidabile …
E’ che l’amico mio Etiope mi ha detto che tutto è stato già deciso, che queste elezioni sono una finta, che si sa già chi sarà il Presidente del Consiglio dei Ministri, quali saranno i Ministri e i Partiti vincitori, ormai certi, si stanno spartendo le spoglie della democrazia … e che stanno già decidendo l’ennesima strategia che farà strame delle nostre povere cose, si potrebbe chiosare concludendo con Mark Twain “se votare facesse qualche differenza non ci permetterebbero di farlo …”.
Stanno davvero così le cose? La statistica basata su quello che dice “mi cuggino” o sulle mie insondabili sensazioni è una buona norma? Centinaia di studiosi, scienziati, tecnici dei sondaggi sono tutti al soldo di “deep State” e la loro scienza è da buttare?
Intanto che noi tutti ci interroghiamo molti partiti politici fanno finta che sia così e straparlano e strascrivono cercando di convincerci che tutto è già fatto.
Direi, sommessamente, di non dargli retta. Il 40% degli elettori risulta al momento assai confuso e indeciso, questo è un dato scientifico prodotto da quei pericolosi eversori dell’ISTAT, quindi c’è un enorme spazio per i cittadini elettori per capirne di più e chiedere maggiori dettagli su programmi, strategie per il paese. Chiedete come si pensa di gestire la “monnezza” tra ora e il termovalorizzatore, come si pensa di alimentare le centrali elettriche a gas da ora al momento (appuntamento biblico) in cui faremo a meno del gas russo, come si potrà continuare a fare pasta 100% italiana senza grano ucraino, come costruiremo auto italianissime senza microchip cinesi, insomma una risposta sensata a questo tipo di domande senza dover chiedere all’amico mio Etiope.
E se decidessimo di dare il voto solo a chi ci desse risposte serie e scientifiche?
Qui mi faccio aiutare da Totò e dall’amico Peppino che scrivono alla malafemmena, ci scriveranno lor signori una lettera strampalata sufficientemente chiara come quella citata in risposta alle nostre legittime domande?
Pensiamo bene, chiediamo dati scientifici, valutiamoli, e poi solo dopo decidiamo.
Vi saluto indistintamente, senza nulla a pretendere … (cit. lettera alla Malafemmena)
*Giorgio Di Antonio, classe 52, Romano, già Dirigente Aziendale ora Consulente per Piani strategici e finanziamenti per aziende in riposizionamento. Appassionato di politica, storia, aviazione.
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