Mostra d’arte contemporanea
“Voglio dare una seconda vita a ciò che viene abbandonato”- Giuseppe De Simone
Giuseppe De Simone vive e lavora a Taranto. Artista visionario, poeta, autodidatta, si interessa alla pittura e alla scultura, e a qualsiasi altra forma d’arte, attraverso una continua ed incessante ricerca di stili, tecniche e forme di espressione. Giorno 4/12/2021 alla mostra organizzata dall’associazione C.L.A.M International, lo spettatore è rimasto affascinato dal suo carattere originale, innovativo e soprattutto rivoluzionario. “Voglio dare luce all’abbandono”, con questa frase ci spiega come egli voglia ridare una seconda vita a tutti quelli oggetti che vengono buttati via. “Recuperare il rifiuto e reinterpretarlo è la mia missione”, dunque egli è rapito da tutto ciò che viene dimenticato. Probabilmente vuole spiegare che, come gli oggetti vengono posti nel dimenticatoio, anche noi se non lottiamo per affermarci in un mondo sempre più competitivo, finiremmo per essere dimenticati da tutti. La sua arte si basa sulla scoperta di qualcosa di nuovo che può reinterpretare in modo personale. Dunque, lo scopo dell’artista è quello di provare emozioni mai vissute prima e di conoscere un mondo nuovo, non necessariamente appartenente alla realtà che ci circonda. Infatti nelle sue opere caratterizzate da grande sperimentazione possiamo affacciarci a una dimensione quasi surreale.

Stefania Crispo
Stefania Crispo è un’artista che frequentemente espone le sue opere nel meraviglioso territorio tarantino, con lo scopo di ricordare i più grandi artisti del passato. Il quadro che vediamo è un omaggio alla grandissima Kimberly Godfrey, ma non si tratta di semplice emulazione. Infatti, Stefania Crispo si rivede pienamente nel soggetto rappresentato, un soggetto che rappresenta la forza di una donna, la sua ironia, ma soprattutto quella forma di sano “menefreghismo”, inteso come il non dar peso a tutta la gente che giudica, che è pronta a screditarti.

“L’arte deve essere goduta da tutti”- Domenico Campagna
Molto apprezzato nella pittura da cavalletto, i suoi paesaggi impressionisti ad olio compaiono in alcune importanti collezioni pubbliche e private, recensite dalla stampa specializzata e inserite nei cataloghi nazionali. Infatti, molto spesso l’attenzione degli spettatori ricade su una natura che dona tranquillità e pace. La natura da lui rappresentata si propone come un rifugio. Queste opere, nei colori e nei soggetti possono vagamente ricordare quelle del celebre Van Gogh, ma con il passare degli anni, Domenico Campagna si è approcciato in maniera sempre più moderna nei confronti dell’arte, dedicandosi alla street art. Egli pensa sia molto più efficace perché “L’arte deve essere goduta da tutti”. Per esempio, nell’immagine sottostante è possibile ammirare straordinari colori che invadono le strisce pedonali in via Mignogna.

“La modernità è il mio punto di forza”- Antonio Schirosi
Antonio Schirosi, in arte KOB/Schiro, nel 1956 nasce a Taranto, ove vive e lavora. La sua attività artistica si esprime da più di vent’anni in varie forme, dalla pittura alla pitto-scultura, alla ceramica. Da notare la vivacità dei colori che fa rimanere “incollati” al dipinto, presentando un effetto quasi psichedelico. Sicuramente le sue opere sono surreali perché lui non si ispira alla realtà, infatti ribadisce: “le mie opere si basano sui miei sogni”. Data la sua formazione culturale, e il suo ruolo di sociologo, molto spesso vuole comunicare attraverso colori accesi e figure indefinite, fenomeni attuali che sono oggetto di discussione. Basti pensare all’opera riportata in basso sulla destra, nella quale oltre alle forme geometriche sempre presenti (in questo caso dei quadrati) che servono da supporto, vi sono due nudi che apparentemente ricordano un corpo femminile e uno maschile. In realtà l’artista rappresenta la figura del trans-gender, coloro che nonostante il progresso della società, hanno ancora problemi ad integrarsi nella maggior parte dei contesti, in quanto giudicati e visti come “diversi”.

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