Nella mattinata di oggi, 14 maggio 2019, nell’Auditorium del Padiglione Vinci dell’Ospedale SS.Annunziata di Taranto, l’ASL Taranto ha presentato la campagna di sensibilizzazione per la donazione degli organi, organizzata dalla Struttura di Comunicazione e Informazione Istituzionale dell’Azienda Sanitaria.
Già avviata da alcuni giorni, la campagna consiste nella presentazione di materiale illustrativo nelle scuole secondarie di secondo grado di Taranto e provincia ad opera di esperti nel settore quali medici, psicologi e sociologi, accompagnati dai volontari dell’AIDO. Nel trentesimo anniversario del primo prelievo di organi avvenuto al SS.Annunziata, l’ASL Taranto sceglie dunque di dare il via a una vasta opera informativa, diretta ai giovani, sull’importanza del tema della donazione degli organi e sulle modalità di esprimere in vita il consenso al prelievo.
Come è stato spiegato nel corso della mattinata, l’esigenza di mettere in atto una campagna sul tema è nata dalla lettura dei dati dell’ultimo rapporto del Ministero della Salute, in cui si legge che la Puglia è tra le ultime regioni d’Italia per la donazione degli organi e la prima per opposizioni alla stessa (in Puglia il tasso di opposizioni è doppio rispetto alla media nazionale). Ciò è dovuto indubbiamente a una carenza di informazione corretta sull’argomento, non solo sull’importanza della scelta, ma anche sulle modalità di esprimerla. Sono state rilevate, per esempio lacune informative da parte degli Uffici Anagrafi di alcuni Comuni, i quali, in alcuni casi, non informano adeguatamente i cittadini circa la possibilità di esprimere il consenso alla donazione al momento dell’emissione della carta d’identità.

I lavori sono stati introdotti da Vito Giovannetti, Dirigente Responsabile della Struttura di Comunicazione e Informazione Istituzionale dell’ASL, che ha ringraziato quanti hanno reso possibile la campagna, e ha ricordato quanto sia importante sensibilizzare sull’importanza del valore del dono. Giovannetti ha dichiarato che quest’iniziativa ha coinvolto per il momento due scuole (l’Istituto Tecnico Commerciale “Pitagora” e il Liceo “Archita”), ma che il programma prevede il coinvolgimento di cinquanta scuole di Taranto e provincia nel corso del prossimo anno scolastico.
È intervenuto poi il Direttore Generale dell’ASL, Stefano Rossi, che ha ricordato non solo che la diffusione della cultura del dono è un’importante conquista di civiltà, ma anche che lo svolgimento di prelievi stimola la multidisciplinarietà, di cui tale attività necessita, e di cui beneficia tutto il sistema sanitario locale.
Giorgia Dipaola, Presidente dell’AIDO di Taranto, ha ribadito l’importanza di diffondere la cultura del dono in Italia, in quanto vi sono ad oggi 9 mila pazienti in lista d’attesa per i quali non esiste terapia alternativa al trapianto.

Anche Pasquale Massimilla, che coordina molti prelievi di organi presso il Reparto di Anestesia e Rianimazione del SS.Annunziata, ha confermato la necessità di una vasta operazione culturale volta ad abbassare i numeri di quanti si oppongono alle donazioni: infatti, anche se in quasi tutti gli anni a Taranto si fanno più prelievi di organi che nel resto della Puglia, il tasso di opposizione è decisamente alto.
A proposito del numero dei prelievi, Michele Cacciapaglia, primario del Reparto di Anestesia e Rianimazione, ha ricordato che nel corso del 2019 siamo già a quota 4 presso la struttura da lui diretta.
Michele Lonoce, pioniere degli interventi di prelievo di organi a Taranto, ha ricordato come, grazie all’organizzazione sanitaria, l’Italia sia passata in soli 20 anni dal penultimo posto nella Comunità Europea per numero di trapianti ad essere un’eccellenza nel campo. Richiamando quanto già detto dal Direttore Generale, Lonoce ha fatto riferimento alla multidisciplinarietà messa in moto dagli interventi di prelievo, per mezzo dei quali «il sistema ospedaliero si confronta e sfida la sua efficienza».

Anche Luigi Morrone, primario del Reparto di Nefrologia e Dialisi del SS.Annunziata, si è soffermato sulla necessità di mettere in atto tutte le iniziative possibili per contrastare le opposizioni.
È intervenuto infine Giuseppe Addabbo, primario del Reparto di Oftalmologia dell’Ospedale Moscati di Taranto, il quale ha ricordato che il trapianto di cornee sia l’unico intervento di trapianto che viene svolto interamente a Taranto. Addabbo ha affermato che lo stimolo a donare dovrebbe essere accresciuto non soltanto attraverso campagne di comunicazione, che restano in ogni caso fondamentali, ma anche aumentando il numero di interventi di trapianto che avvengono nella nostra regione. Infatti, la cultura del dono cresce (e le opposizioni diminuiscono) se viene percepita l’importanza della donazione nell’esperienza quotidiana, magari perché vi sono familiari o conoscenti che sono “tornati alla vita” grazie a un trapianto. Occorrerebbe, pertanto, che l’intera “filiera” del trapianto sia attiva e disponibile sul territorio.
Un ruolo significativo riguarda i ragazzi del servizio civile che, nell’ambito di due progetti organizzati dal’ ASL e dall’ARCI – Taranto, hanno predisposto tutto il materiale informativo e collaboreranno attivamente alla diffusione soprattutto in ambito scolastico: Donatella Ruggieri dott.ssa in Scienze della Comunicazione e dell’animazione socio-culturale, Giulia di Napoli dott.ssa in Scienze e tecniche psicologiche, Elena Urso dott.ssa in Scienze dell’educazione e Stefano Fanelli laureando in ingegneria informatica.
Giuseppe Pesare
Foto Donatella Ruggieri
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