Investimento sul capitale umano pubblico e ingenti risorse per migliorare la qualità dei servizi a cittadini e imprese
Ammonta a 650 milioni di euro nel 2022 e 1,8 miliardi nel triennio, l’investimento del Governo, per dare slancio alla Pubblica amministrazione.
Durante l’ultimo Consiglio dei Ministri, si è approvato il disegno di legge recante il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e il bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024.
“Risorse necessarie per dare concreta attuazione alle innovazioni in cantiere nella Pubblica amministrazione con i rinnovi contrattuali e per rafforzare la capacità amministrativa: salario accessorio, nuovo ordinamento professionale e carriere, formazione, adeguamento delle indennità di sindaci e assessori. Si tratta di stanziamenti importanti, afferma il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta.
In questo modo si mettono in atto una serie di investimenti e di riforme previsti dal PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per riformare la Pubblica amministrazione attraverso la semplificazione e la sburocratizzazione dei processi; maggiori fondi a disposizione per l’innovazione digitale e la promozione del ricambio generazionale.
«Ora la cassetta degli attrezzi è definita: la nuova pubblica amministrazione può sostenere la ripresa e migliorare la qualità dei servizi a cittadini e imprese», continua il ministro «La legge di bilancio stanzia le risorse necessarie per dare concreta attuazione alle innovazioni in cantiere con i rinnovi contrattuali e rafforzare la capacità amministrativa».
Vediamo le novità di interesse per la pubblica amministrazione.
Salario accessorio
La legge di bilancio prevede, a decorrere dal 2022, l’aumento fino a 200 milioni di euro annui dei fondi destinati alla contrattazione integrativa delle amministrazioni statali, da stabilire in misura percentuale rispetto al monte salari 2018. Allo stesso fine, i contratti collettivi nazionali relativi ad amministrazioni, istituzioni ed enti diversi da quelli statali potranno aumentare secondo gli stessi criteri i fondi per la contrattazione integrativa. È una spinta decisa al salario di produttività.
Ordinamento professionale e carriere
Per definire i nuovi ordinamenti professionali delle amministrazioni dello Stato stabiliti dalla contrattazione 2019-2021, inclusi i percorsi di carriera, è istituito un apposito fondo con dotazione iniziale di 200 milioni di euro dal 2022. Le amministrazioni diverse da quelle statali integrano le risorse relative ai contratti 2019-2021 sulla base dei criteri previsti dalle amministrazioni statali.
Fondo per la formazione
Per centrare l’obiettivo di una formazione dei dipendenti pubblici adeguata alle tre transizioni che l’Italia deve affrontare – digitale, ecologica e amministrativa – si istituisce un fondo con dotazione iniziale di 50 milioni di euro per il 2022. Queste risorse si aggiungono agli oltre 900 milioni previsti dal Pnrr e dai fondi strutturali per gli interventi di formazione e sviluppo organizzativo delle amministrazioni pubbliche: un imponente stanziamento di risorse per aggiornare e riqualificare il lavoro pubblico. Va in questa direzione il protocollo d’intesa già siglato con la ministra dell’Università, Maria Cristina Messa, che ha spianato la strada a convenzioni con gli atenei per offrire ai dipendenti pubblici corsi di laurea e master a condizioni agevolate. Un accordo è già stato firmato con la Sapienza Università di Roma.
Aumento dell’indennità dei sindaci e degli amministratori locali
Per supportare e rafforzare la continuità dell’azione dei sindaci, anche in relazione all’impegno aggiuntivo richiesto dall’attuazione del Pnrr, si aumenta l’indennità di funzione spettante ai primi cittadini. In totale, per finanziare la misura, sono disponibili 100 milioni per il 2022, 150 milioni per il 2023, 220 milioni a decorrere dal 2024.
Fondo per le assunzioni a tempo indeterminato
È istituito un fondo per le assunzioni a tempo indeterminato nelle amministrazioni dello Stato, degli enti pubblici non economici nazionali e delle agenzie con dotazione iniziale di 100 milioni per il 2022, 200 milioni per il 2023 e 250 milioni a decorrere dal 2024.
Scritto da Fabio Ligonzo