Trasporti pubblici e sosta tariffata, le prime misure a sostegno dei dipendenti
Con la Legge di Bilancio del 2021 a seguito del “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e della coesione sociale” sottoscritto tra i sindacati e il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, la Pubblica Amministrazione ha visto crescere gli investimenti nel capitale umano al fine di attenuare “le storiche disparità del Paese, per ridurre il dualismo fra settore pubblico e privato”.
Con questi propositi, i sindacati a novembre 2022 hanno sottoscritto il nuovo CCNL Funzioni Locali, con il quale si iniziano a sviluppare nuove forme di welfare contrattuale nel pubblico impiego con particolare attenzione al sostegno alla genitorialità, espandendo anche a questo settore le agevolazioni previste nel privato, alla previdenza complementare e a sistemi di premialità unitamente ad un rinnovato incentivo allo smart working. È su questo solco, che la Cisl FP al Comune di Taranto ha proposto all’amministrazione Melucci, di iniziare un cammino verso un welfare integrativo, che possa fungere da integrazione salariale come ad esempio il rimborso dell’importo dell’abbonamento al trasporto pubblico locale, regionale o interregionale ai sensi del comma 2 lettera d-bis dell’art. 51 del TUIR ed il rimborso del 50% della spesa sostenuta per l’abbonamento auto previsto per gli stalli di sosta a pagamento.
La richiesta è stata portata in Delegazione Trattante dal Segretario Aziendale della Cisl FP, Fabio Ligonzo, che aggiunge “dobbiamo pensare a avviare seriamente un percorso in cui si possa garantire un sostegno concreto al benessere di dipendenti e delle loro famiglie, forme di integrazione salariale anche in termini di welfare aziendale, così come sperimentato con successo nel privato, questo rappresenta un terreno di svolta per l’innovazione dell’organizzazione del lavoro anche in questo ambito.
Parliamo di benefici di natura assistenziale e sociale in favore dei dipendenti comunali, iniziative di sostegno al reddito della famiglia, spese sostenute per gravi malattie del coniuge o del convivente stabile e dei figli, supporto all’istruzione e promozione del merito dei figli e polizze sanitarie integrative delle prestazioni erogate dal servizio sanitario nazionale.”
Come sempre, conclude Ligonzo, il sindacato è aperto ad ogni confronto con il C.E. al fine di garantire un benessere organizzativo anche con questa forma di welfare integrativo, migliorando la qualità della vita dei lavoratori.