“Buona opportunità, ma attendiamo di conoscere nel dettaglio il piano industriale”
Ci uniamo senza esitazioni al coro unanime di consenso attorno alla firma che ieri (30 luglo 2019)ha suggellato il patto economico e commerciale della Yilport Holding AS nei confronti del molo polisettoriale del porto di Taranto, ma chiediamo contemporaneamente di essere messi al più presto a conoscenza del piano industriale che sarà attuato dalla controllata Terminal San Cataldo Spa proprio in virtù dell’importanza dell’investimento in una delle assi strategiche di sviluppo del modello economico tarantino e per le indispensabili ripercussioni occupazionali che devono riguardare gli ex TCT e gli operai dell’indotto che dopo il disimpegno della Taranto Container Terminal hanno perso il loro lavoro.
Così subito dopo l’incontro di ieri al Castello Aragonese i rappresentanti della delegazione SNALV Confsal di Taranto, presenti ieri all’incontro con mr. Robert Yuksel Yildirim, ceo della holding turca, con il segretario provinciale Salvatore Mattia, e i componenti di segreteria Cosimo De Bartolomeo e Francesco Giannetti.
Si tratta di un passo decisivo per lo sviluppo di quel comparto di crescita – dicono – e per tale ragione a settembre sarà opportuno verificare tutte le condizioni per il riassorbimento del personale ex TCT su cui, è opportuno ricordarlo, pesa ancora la spada di Damocle della fine degli ammortizzatori sociali nel dicembre 2019.
L’obiettivo è la piena occupazione – spiegano – ma anche una prospettiva di sviluppo verso quei 4 milioni di TEU che il tredicesimo operatore mondiale del transhipment si è impegnato a portare a Taranto.
Su questa prospettiva sarà opportuno – proseguono Mattia, De Bartolomeo e Giannetti – incalzare anche il Governo per consentire nella fase di start-up e revamping di tutte le attrezzature presenti sul molo polisettoriale, un ulteriore deroga per la copertura economica degli ammortizzatori sociali per gli 500 ex TCT.