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    Non c’è ancora intesa con le regioni; si discute sull’orario del “coprifuoco”. Slitta il DPCM.

    Molto probabile che anche in Italia parta questa settimana un nuovo lockdown, anche se in forma meno rigida del primo. Una decisione che è stata adottata da gran parte degli stati europei colpiti dalla pandemia.

    Non è stato ancora raggiunto un accordo tra Governo e Governatori. Alla base di tale stallo ci sarebbero divergenze sull’orario del cosiddetto “coprifuoco”, termine poco gradito ma che difficilmente può sostituirsi con altro sinonimo. Indiscrezioni parlano di differenze di opinioni tra chi vorrebbe fissarlo alle 18 e chi invece alle 21.

    Si discute anche dell’eventuale blocco dei confini regionali. Polemiche anche sull’ipotesi di un lockdown totale per gli anziani, soprattutto dopo una serie di infelici dichiarazioni di alcuni politici. Confermata la Dad per la scuola.

    In realtà le difficoltà per raggiungere un accordo si fonda probabilmente sul rapporto tra Governo e Regioni. Nessuno oggi vuole assumersi la responsabilità di provvedimenti molto impopolari.

    Nel frattempo la curva dei contagi aumenta paurosamente e nulla si intravede all’orizzonte per una soluzione definitiva. In Italia come nel resto del mondo.

    Foto di Jeyaratnam Caniceus da Pixabay

    Redazione

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