Durante il lockdown le utenze avevano subito un ribasso. Ma cosa c’è da aspettarsi a luglio?
Nel mese di luglio è previsto un aumento del 3,3% per quanto riguarda l’approvvigionamento della luce elettrica, mentre per il gas una diminuzione del 6,7%.
A darne la notizia l’autorità per l’energia. Le famiglie quindi dovranno aspettarsi il rincaro di 16,61 centesimi per kilowattora.
L’aumento, secondo l’autorità per l’energia, è dovuto a un aumento dei cosiddetti costi di dispacciamento, cioè funzionamento ed equilibrio di sistema, che nei periodi di basso consumo, tendono a salire.
Insomma, questo aumento è verosimilmente legato al lockdown, periodo in cui si è ridotta la domanda di energia elettrica e che ha fatto così crescere il bisogno di risorse per il dispacciamento.
In particolare, i costi di approvvigionamento hanno subito un rialzo del 13% (pari a 4,31 cent.), mentre gli altri costi, trasporto, gestione del contatore, oneri di sistema, commercializzazione restano pari ai mesi precedenti.
In aumento anche Iva e accise, ovvero 2,32 invece di 2,28 del periodo precedente.
Il gas, invece, vedrà una riduzione in bolletta del 6,7% (60,22 cent.) per l’effetto contrario. Ovvero riduzione dei costi di approvvigionamento. Mentre si registra un aumento dei costi per il trasporto e gestione del contatore.
Le associazioni, come l’Unione Nazionale Consumatori, definiscono tale aumento una cattiva notizia. Secondo le loro stime ogni famiglia avrà un rincaro di 10 euro su base annua. Mentre il calo delle bollette del gas porteranno ad un risparmio ipotetico, visto che nei prossimi mesi non si userà il riscaldamento. Per cui peserà solo l’aumento dell’energia, considerato anche l’uso dei condizionatori.
All’UNC si unisce il Codacons, che, in una sua nota, spiega come questo aumento arrivi nel momento di maggior consumo di energia elettrica delle famiglie, smentendo così quelli che nel corso del 2019 avevano diffuso dati sui risparmi record delle bollette.
Per il Codacons, inoltre, per ciò che riguarda il gas, assistiamo ad un ulteriore crescita della tassazione degli oneri di sistema ed altre imposte, in pratica il 44,03 % se ne va in tasse (nel trimestre precedente era del 42,04). Quindi si è ancora lontani dal recuperare gli aumenti dello scorso anno.
Gianfranco Maffucci