L’ Ammiraglio di Squadra Enrico Credendino subentra all’ Ammiraglio di Squadra Paolo Treu
Questa mattina sul ponte di volo della portaerei Cavour, ormeggiata nella Stazione Navale Mar Grande di Taranto, alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Difesa Sen. Stefania Pucciarelli, accompagnata dal Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Giuseppe Cavo Dragone, ha avuto luogo la cerimonia di cambio al vertice del Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV) tra l’ammiraglio di squadra Paolo Treu (cedente) e l’ammiraglio di squadra Enrico Credendino (subentrante).
L’ammiraglio Treu ha ceduto l’incarico dopo quasi due anni di comando, durante i quali è stato definito un accurato protocollo di contrasto alla pandemia, in collaborazione con lo Stato Maggiore della Marina Militare. La Squadra Navale ha attuato il piano di approntamento in modo molto rigoroso e con successo, riuscendo a onorare tutti gli impegni operativi programmati, in ambito sia nazionale che internazionale.
Particolarmente ardua è stata la sfida posta dalla campagna Ready For Operations di Nave Cavour, per il conseguimento della certificazione all’impiego del nuovo sistema d’arma, costituito dal velivolo di 5^ generazione, gli F-35B. Anche questo cruciale obbiettivo è stato raggiunto con grande successo e ha consentito di gettare le basi per il rinnovamento della capacità strategica della portaerei, elemento distintivo del rango internazionale del Paese.
Il Comando in Capo della Squadra Navale (Cincnav) è il vertice dell’organizzazione operativa della Marina Militare e dipende direttamente dal Capo di Stato Maggiore della Marina. Da CINCNAV dipendono tutte le articolazioni operative relative alle unità navali, ai sommergibili, alle forze aeree, alle forze anfibie e al C4S, oltre a quelle di supporto. Alle dipendenze di CINCNAV operano circa 18.000 militari, 91 navi, 6 sommergibili, 75 aerei ed elicotteri.
I compiti militari assolti da CINCNAV sono: difesa marittima del territorio nazionale e protezione degli interessi nazionali al di là delle acque territoriali; difesa marittima del territorio della NATO e dell’Unione Europea; partecipazione alle operazioni nazionali e multinazionali per la gestione delle crisi e la sicurezza internazionale; contrasto ai traffici illeciti; la bonifica dei fondali marini da ordigni pericolosi per le attività sul fondo.
Fabio Ligonzo
Photocredit Fabio Ligonzo – Marina Militare
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