La conformazione naturale del Lungomare di Taranto e della sua parte sottostante si presta a progettualità che possono valorizzare e sostenere il settore turistico/ricettivo. Un interessante e innovativo progetto è rappresentato dalla realizzazione di un “Marina Resort“, struttura ricettiva organizzata per la sosta e il pernottamento di turisti nautici all’interno delle proprie unità da diporto, ormeggiate nello specchio acqueo appositamente attrezzato, in Mar Grande.
Al fine di sostenere e sviluppare turismo ed economia, il Mar Grande, infatti, ben si presterebbe alla realizzazione di un porto turistico o di un approdo, o di punti di ormeggio, così come vengono individuati nel Decreto 3 ottobre 2014 / emanato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Il Mar Grande, visto dal Lungomare, viene ancora oggi utilizzato pochissimo per attività di nautica da diporto o di turismo nautico: fanno eccezione rari momenti dedicati alle regate o agli allenamenti delle piccole vele. Occorre quindi spingere sulla progettazione di sedi nautiche appropriate e necessarie ad una città che di mari ne conta ben tre (mar piccolo, mar grande e mar ionio, ndr) creando una rete con le altre strutture esistenti (il porto turistico nella città vecchia, la Lega Navale, la sede nautica di Assonautica, i circoli velici, i cantieri navali in Mar Grande)

Facciamo un po’ di chiarezza su cosa si intenda per porto turistico, approdo turistico e punti di ormeggio
Come prevede il D.P.R. 509/1997 (art. 2), il «porto turistico», è definito come il complesso di strutture amovibili ed inamovibili realizzate con opere a terra e a mare allo scopo di servire unicamente o precipuamente la nautica da diporto ed il diportista nautico, anche mediante l’apprestamento di servizi complementari; l’«approdo turistico» è la porzione dei porti polifunzionali destinata a servire la nautica da diporto ed il diportista nautico, anche mediante l’apprestamento di servizi complementari; i «punti d’ormeggio», sono le aree demaniali marittime e gli specchi acquei dotati di strutture che non importino impianti di difficile rimozione, destinati all’ormeggio, alaggio, varo e rimessaggio di piccole imbarcazioni e natanti da diporto.
Sull’ argomento e sulla potenzialità di Marina Resort abbiamo sentito Matteo R. Dusconi, Direttore Assonautica Taranto e Project Manager Assonautica Italiana a Roma che in merito si è così espresso:

“Il futuro della portualità è sicuramente rappresentato dai “Marina Resort”, strutture polifunzionali che non si limitano ad accogliere semplicemente le imbarcazioni fornendo loro un ormeggio, ma possono offrire e garantire anche servizi accessori. Tutto questo costituisce un’eccezionale opportunità per attrarre investimenti e presenze da tutto il Mediterraneo e generare rilevanti ricadute economiche ed occupazionali a Taranto. Sarà possibile recuperare e sostenere la passione per il mare di molti concittadini-continua Dusconi- coinvolgere e attrarre diportisti, turisti nautici e marinerie, rivoluzionare la fruibilità di un Mar Grande, scenario davvero unico visto dal Lungomare più alto d’Italia, e da ciò potrebbe scaturirne un tanto auspicato sostanziale aumento dell’indotto collegato al turismo.”
Questi i Requisiti richiesti per realizzare la “Marina Resort“
Si ringrazia Onofrio Petragallo per aver concesso i diritti a pubblicare la foto.
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