La direttrice Eva Degl’Innocenti: “Il Museo è cura e speranza”
“Saremo ancora una volta in diretta social ma non rinunciamo a offrire nuovamente, anche se con numeri ristretti e con l’obbligatorietà della prenotazione on line, una fruizione diretta al nostro importante patrimonio archeologico.” Eva Degl’Innocenti, direttrice del MArTA di Taranto, rilancia l’appuntamento con le aperture notturne dei venerdì sera del museo tarantino.
Anche stasera, infatti, tornano i MArTA by Night: la possibilità di visitare in presenza le collezioni custodite all’interno del Museo. Ma questa volta il valore dell’esperienza sembra avere un significato ancora più forte.
“In questo momento complesso che tutti noi stiamo vivendo, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto – dice Eva Degl’Innocenti – è cura e speranza, è il luogo in cui le esperienze “emotive” possono ancora essere tangibili. Non è solo uno spazio virtuale. Le persone possono ritrovarsi al museo grazie anche alle aperture notturne del venerdì fino alla mezzanotte”.
Così stasera il MArTA torna ad essere aperto fino alle ore 24.00 e i reperti non saranno solo un mix di foto anche se in 3D o ad alta definizione, ma il luogo in cui la storia torna a dare forza e speranza verso il futuro.
Gli ingressi saranno contingentati e scanditi dalle prenotazioni on line (clicca qui).
Alle ore 20.30 in diretta social sarà possibile invece assistere alla conferenza sul tema: “Dal mare, alla tavola, al rito. I pesci nella ceramica a figure rosse italiota”.
Il tema del mare è costantemente presente nell’attività scientifica e culturale proposta dal MArTA: a farsene portavoce stasera sarà l’esperienza scientifica di Giuseppina Gadaleta, ricercatrice di Archeologia Classica dell’Università degli Studi di Bari ed esperta di ceramica figurata greca, italiota e siceliota, cui si debbono numerose pubblicazioni scientifiche sul tema. Ma stasera il focus sarà soprattutto sui recipienti di ceramica custoditi nel MArTA (dalla fine del V alla fine del IV secolo a.C.) che raccontano del rapporto tra l’uomo e il Mediterraneo, e il rapporto tra la pescosità del Golfo di Taranto e la qualità delle preparazioni gastronomiche.
La conferenza introdotta dalla direttrice del MArTA, Eva Degl’Innocenti, sarà solo online, visibile sulla pagina social del Museo (disponibile qui).
Foto: Piatto da pesce campano raffigurante due saraghi e un persico. Museo Archeologico Nazionale di Taranto. Collezione Ragusa. 350-340 a.C.