E le “stelle” (5 + il PD + opposizioni) stanno a guardare? Solo il vincolo di mandato può garantire il rispetto degli elettori continuamente traditi dagli eletti.
Poche righe di uno stringato comunicato stampa per annunciare un’ennesima operazione rimpasto della giunta Melucci:
“Il sindaco Rinaldo Melucci revoca incarico assessorile all’avv. Viggiano; Nominato vicesindaco l’assessore Gianni Azzaro
In data odierna il sindaco Rinaldo Melucci ha revocato dall’incarico assessorile l’Avv. Francesca Viggiano, ininterrottamente nell’amministrazione comunale dal 2017. La motivazione è strettamente connessa al venir meno dei necessari elementi fiduciari, in molteplici occasioni, tipici del ruolo da interpretarsi all’interno della giunta comunale, specie in una fase così strategica per la città. Dalla prospettiva dell’amministrazione comunale, dunque, non vi sono valutazioni di carattere politico o di relazione con il Partito Democratico alla base della decisione. Il sindaco ringrazia l’Avv. Viggiano per il lavoro svolto e le augura i migliori risultati personali. In ultimo, il sindaco comunica di aver contestualmente assegnato pro tempore la delega all’Ambiente e alla Qualità della Vita alla già consigliera comunale Angelica Lussoso. Mentre, nella veste di nuovo vicesindaco è stato individuato l’assessore Gianni Azzaro. Il sindaco si riserverà nei prossimi giorni, altresì, una valutazione più approfondita delle deleghe attuali in seno alla giunta comunale.“
Girano inoltre voci di ulteriori cambiamenti. Si parla anche del possibile licenziamento del giovane Giorno nonché di altre importanti novità. Sorprende non poco l’uscita di scena di una punta di diamante dell’amministrazione.
L’ Avv. Viggiano da sempre è stata strenua sostenitrice dell’azione politica del sindaco.
Sorprende ancor più (ma fino a un certo punto!) la motivazione che la nota stampa segnala come di tipo personale. Ovvero sarebbe venuto meno il rapporto di fiducia; dunque nessun tipo di valutazione politica rispetto al rapporto con il Partito Democratico.
Il Partito Democratico al momento tace, come il Movimento 5 Stelle. Ci sono riunioni in corso ma difficile ipotizzare azioni clamorose.
Al di là di ogni considerazione di natura politica c’è un aspetto molto importante che riguarda il rispetto degli elettori. L’assenza del vincolo di mandato, in ogni livello istituzionale, consente agli eletti di cambiare casacca secondo gli esclusivi propri interessi; la nuova, ennesima, composizione del governo cittadino nulla ha più a che fare con quella uscita dalle urne lo scorso anno. Va detto anche che se Atene piange, Sparta non ride; sin dall’inizio della nuova consigliatura risulta non pervenuta l’opposizione, che è divisa in piccoli gruppetti scollegati tra loro.
E’ inutile sottolineare che alla base di quanto sta accadendo non piò che farsi riferimento alla scelta del primo cittadino di abbandonare il PD per aprire le porte a Italia Viva che potrebbe diventare il primo partito di maggioranza. Ennesima dimostrazione di come alla fine le scelte dell’elettorato finiscono nella spazzatura. Questa di sicuro non è democrazia rappresentativa.