Da Sparta a Taranto: la storia del cratere a volute in Magna Grecia
Appuntamento domani 24 febbraio alle ore 18.00
Nell’appuntamento del 24 febbraio i “Mercoledì del MArTA” promuovono un felice ritorno al Museo. Si tratta della studiosa Martine Denoyelle, Conservatrice Capo del Dipartimento degli Studi e della ricerca dell’Institut National d’Histoire de l’Art di Parigi.
Questa volta la sua relazione sarà su “Dal Krater lakonikos al Pittore dell’Ilioupersis”.
La storia del cratere a volute in Magna Grecia – dice Martine Denoyelle – comincia nell’epoca arcaica non a Taranto ma a Sparta, dove sono creati i primi esemplari che vengono poi diffusi nei siti apuli. La comparsa a Taranto e lo spettacolare sviluppo della forma nella tecnica delle figure rosse durante la seconda metà del V sec. a.C. sembrano quindi legati in primo luogo alle origini spartane della città, nonché alle sue relazioni culturali e commerciali con le aristocrazie italiche, in particolare quelle della Peucezia.
Un’arte dunque nata in madre patria ma affinata proprio a Taranto, a cui fanno riferimento anche le produzioni ceramiche recuperate dal Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale riconsegnate proprio al Museo Archeologico Nazionale di Taranto ed esposte all’interno della mostra “MitoMania”.
Si tratta di vasi emblematici del cosiddetto stile ornato – continua la studiosa – decorati ad opera dei migliori maestri con ambiziosi programmi figurati. Il cratere a volute esemplifica, dunque, il savoir-faire e l’identità artistica tarantina, dal momento della sua ricreazione fino alla fine della produzione.
L’appuntamento con la dott.ssa Martine Denoyelle sarà introdotto dalla direttrice del MArTA, Eva Degl’Innocenti e sarà trasmesso on-line in diretta sui canali social del Museo (Facebook e Youtube) alle ore 18.00 del prossimo mercoledì 24 febbraio.
Taranto, 23 febbraio 2021
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