Assolutamente non condivisa dal ministro della Pubblica Istruzione, Lucia Azzolina, la decisione del governatore della Puglia, Michele Emiliano, di chiudere tutte le scuole del territorio regionale a partire da domani, 30 ottobre sino al 24 novembre. Ma è chiaro che c’era da aspettarselo.
Di seguito le dichiarazioni del ministro:
ROMA – La Regione Puglia ha sospeso le attività didattiche in presenza definendo ‘impressionante’ il numero dei contagi. Eppure, secondo quanto ci ha comunicato, si tratta di 417 studenti risultati positivi (su una popolazione studentesca di 562 mila). La stessa Regione ha poi ammesso che il problema in realtà non è la diffusione del virus all’interno delle scuole ma l’organizzazione del lavoro della Sanità regionale.
Pensare di risolvere il problema chiudendo le scuole è una mera illusione. Perché i ragazzi escono, anzi usciranno di più e rischieranno di contagiarsi. A scuola invece, non solo ci sono misure di sicurezza, ma anche protocolli che permettono controllo e tracciamento.
Si riaprano al più presto le scuole, evitando conseguenze gravi, presenti e future, per gli studenti e per le famiglie.
Sono sommersa in queste ore da messaggi di sconforto, delusione e amarezza. La comunità scolastica pugliese nei mesi scorsi ha lavorato tantissimo, per preparare le scuole alla riapertura. Dimostrando spirito di sacrificio e responsabilità. La stessa che oggi è richiesta a tutti gli attori istituzionali per non togliere alle bambine e ai bambini momenti di socialità, studio, impegno e crescita.
La scuola non è “un problema” come qualcuno ha scritto. La scuola è futuro e speranza.