Emiliano presenta il piano regionale per affrontare l’emergenza di duemila casi attesi. Il picco a fine mese, le strutture ospedaliere si riorganizzano.
È terminata da pochi minuti la conferenza stampa di aggiornamento sul piano approntato dalla sanità pugliese per affrontare l’emergenza Covid-19.
Secondo il bollettino di ieri sera, in Puglia ci sono 248 casi di Coronavirus, con 148 ricoverati. I decessi, rispetto all’ultima nota, sono saliti a diciotto e sono trentaquattro le persone in terapia intensiva. In base allo storico delle altre zone, è stato stimato, come peggiore scenario possibile, in circa duemila il numero dei contagi che ci saranno nella nostra regione, con un picco atteso verso la fine del mese, anche a causa dei rientri dal Nord degli ultimi fine settimana. Se invece le restrizioni introdotte dall’ultimo decreto funzioneranno, si potrà spostare in là il picco, distribuendo i casi in un periodo più lungo.
Il presidente Emiliano, con il professor Lo Palco, responsabile del coordinamento regionale delle emergenze epidemiologiche, e Vito Montanaro, direttore del dipartimento promozione della salute della Regione, hanno spiegato e introdotto quelle che sono le misure prese dalla Regione per fronteggiare la situazione: l’obiettivo primario è quello di salvaguardare la salute del personale sanitario in prima linea nella gestione dell’emergenza e, naturalmente, evitare il contagio nella popolazione.
Per questo, la strategia del piano è quella di gestire in maniera separata la questione Covid-19, creando degli spazi e delle procedure dedicati alla cura, al fine di contenere il numero di lavoratori sanitari esposti al rischio del contagio, razionalizzare il numero dei dispositivi di protezione individuale necessari (data la difficoltà di reperire questi materiali) e ottimizzare le competenze mediche, in modo che i medici e i ricercatori possano lavorare su una casistica più ampia per poter così consolidare le proprie conoscenze e sfruttare quanto si viene a scoprire quotidianamente con l’esperienza.
Dalla Regione è stato approntato un piano che aumenterà del 10/15% il numero di posti letto. Agli undicimila disponibili nelle strutture pugliesi, infatti, si aggiungono circa mille posti per la gestione di questa emergenza: ci saranno, in tutta la regione, oltre duecento posti in più in Terapia intensiva, altrettanti in Malattie infettive e circa quattrocento in Pneumologia. Ci saranno anche le strutture dedicate alla cura dei malati di Coronavirus, individuate nelle strutture che hanno già le competenze necessarie per la cura ma anche le caratteristiche strutturali per garantire la sicurezza contro il contagio (tra queste, il Moscati di Taranto).
Questo servirà per la gestione della fase critica, mentre per la fase di “convalescenza” saranno utilizzati gli ospedali che, in base al piano di riordino, sono stati riconvertiti proprio in strutture capaci di curare la fase successiva a quella acuta. Per Taranto, una struttura sarà Grottaglie, capace di ospitare in assoluta sicurezza i malati in fase di guarigione, ovvero che non necessitano più di assistenza e cure ma non ancora “negativizzati” seppur senza sintomi.
Seguiranno altri aggiornamenti.
Francesca Perrone