Continua l’azione del PTHM a sostegno dei più bisognosi
Donati 200 pasti dalla Commenda di Catania
Sui Templari, i famosi monaci guerrieri, si è tanto parlato e tanto ancora si parla e si parlerà, con un mix di verità storiche e leggende. Molti gli studi di caratura scientifica, così come tanti sono anche i luoghi comuni. Una sintesi molto interessante, soprattutto per la chiarezza espositiva l’abbiamo riscontrata in uno dei tanti saggi sull’argomento, “All’Ombra del Tempio“, scritto da un appassionato neo templare, Antonio Masala, autore di diverse pubblicazioni sul tema.

Da sempre si discute su questo antico ordine e si confrontano tesi sulla sua fine.
Diversi sono i movimenti neo templari che si ispirano ai nobili principi che furono alla base della nascita dei Pauperes commilitones Christi templique Salomonis, rinnovando l’impegno per la difesa dei principi cristiani.
Tra questi il PTHM (Prioratus Templi Hierosolimitani Mikaelis), guidato dal Priore, dott. Raffaele Sepe, è sicuramente uno dei più attivi e presenti su tutto il territorio nazionale, con sedi anche in molti altri Paesi nel mondo.

Se un tempo i Templari difendevano la cristianità, e i pellegrini che andavano in Terra Santa, con la spada, oggi i neotemplari lo fanno con la cultura e la solidarietà.
Tantissime le iniziative a favore delle fasce più deboli della società. In questo lungo periodo di emergenza sanitaria, le varie Commende, le unità operative territoriali dell’organizzazione, hanno distribuito pacchi viveri e mascherine.

Uno degli appuntamenti annuali più importanti, insieme al Gran Capitolo, è certamente la partecipazione ai solenni festeggiamenti che si tengono a inizio febbraio a Catania in onore di Sant’ Agata.

Quest’anno purtroppo si è svolto tutto in tono minore ma non è mancata la partecipazione di una qualificata delegazione composta dalla Commenda di Catania, guidata dal Commendatore, il dr. Giuseppe Leone, e con la partecipazione del Gran Referendario, l’avv. Alessandro Pulvirenti.
Fede e solidarietà insieme; nella occasione la Commenda ha donato l’equivalente di 200 pasti da destinare a famiglie in difficoltà.
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