La telefonata è arrivata realmente, dall’ufficio romano del quotidiano statunitense, alla presidente della sezione locale ISDE Mariagrazia Serra. L’importante redazione è stata colpita dall’idea dei Medici per l’Ambiente ionici di creare degli sportelli informativi in favore della popolazione della città dell’acciaio.
“Non tutti possono permettersi visite e frequenti controlli, così noi medici abbiamo deciso di aspettarli in farmacia, gratuitamente, pronti a rispondere a tutte le loro domande” ha spiegato la presidente Serra al giornalista newyorkese . Jason Horowitz dirige la redazione di Roma del New York Times e segue l’Italia, il Vaticano, la Grecia e altre zone dell’Europa Meridionale.
In passato si è occupato delle elezioni americane per la redazione di Washington del NYT e ha lavorato come inviato del Washington Post e del New York Observer. Incuriosito dalla particolare storia, tutta tarantina, ha posto tante domande su salute e dati, impressioni e idee.
Non è mancato un riferimento al braccio di ferro rovente tra governo italiano e Arcelor Mittal, tra rescissione di contratto e altoforni che si spengono (o forse no). La dottoressa Serra che si occupa di oftalmologia infantile e negli anni ha portato avanti con successo progetti scolastici delegata direttamente dalla direzione nazionale ISDE, ha aggiunto: “ogni settimana con i residenti del quartiere il confronto parte da un argomento sempre diverso, oggi ad esempio parliamo di inquinamento e contaminazione alimentare.
Questo è solo il primo sportello, non a caso al quartiere Tamburi, il più vicino alle grandi fabbriche inquinanti. Presto se ne aggiungeranno nuovi in altri quartieri e il nostro impegno resterà puro volontariato, lo facciamo con il cuore per i nostri concittadini afflitti dal grande mostro”.
Un progetto semplice eppure ambizioso. Rendere più consapevoli i cittadini mentre azienda e Governo litigano in tribunale. Con la vicepresidente, la pediatra Maria Filomena Valentino, sono stati anticipati al giornalista anche alcuni dei clamorosi dati parte di un rilevante studio che ISDE Taranto sta completando dopo mesi di lavoro che guardano nel dettaglio alla salute dei bambini che vivono nella città bimare.