Negozi aperti a Ognissanti, mentre spopola Halloween
E’ proprio vero, non c’è più…. UNA religione! Che la nostra Costituzione parli di Stato laico aperto a tutte le confessioni religiose (art. 8) è un dato di fatto, ma che la tradizione popolare, la nostra storia, i valori, siano da sempre legati al Cristianesimo, e segnatamente alla Chiesa Cattolica, è altrettanto un dato oggettivo indiscutibile. Da tempo però questi valori cominciano a perdersi. La nostra società si apre alle altre culture, alla “contaminazione”. Si è diffusa una idea di mondo senza confini soprattutto con il fenomeno della migrazione. Un conto però è l’apertura alle altre culture, altro è rinunciare alla propria identità, alle proprie origini, ai simboli. Capita così che in molte scuole si dia lo sfratto al Crocifisso, si elimini il maiale dalle mense scolastiche, si vietino (il termine giusto è proprio vietino!) le rappresentazioni natalizie, e il presepe (o presepio che dir si voglia).
Diciamola tutta: la Chiesa dei nostri tempi, con tutto il rispetto dovuto, si caratterizza per una visione eccessivamente ecumenica che rischia di far perdere di vista la difesa dei valori cristiani, ponendo di fatto sullo stesso piano tutte le religioni e, in un certo qual senso, venendo meno al compito di evangelizzazione. Noi pensiamo che ciò non sia possibile. Di questo passo immaginiamo tra qualche anno che un’ulteriore “contaminazione” possa portare, ad esempio, a chiedere di non dare più vita ai Riti della Settimana Santa. Impossibile?Niente affatto! La questione è culturale, e un segnale viene ad esempio in questi giorni nel passaggio dal 31 ottobre al 1 novembre. Durante l’intero week lungo a Taranto, venerdì di Ognissanti, Sabato e Domenica, negozi aperti, mentre il 31 strade invase da ragazzi, e non solo, travestiti in mille modi per “festeggiare” Halloween.
“Festa popolare di origine celtica, oggi tipica degli Stati Uniti e del Canada, che si celebra la notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre con scherzi e travestimenti macabri e portando in processione zucche intagliate e illuminate all’interno. (Wikipedia). Semhain è la festa che darebbe origine all’attuale Halloween; un momento in cui si pensava potesse aprirsi il varco nel muro che divide i vivi dai morti. Dunque alla fine anche un modo per onorare i defunti, ovvero ciò che noi abbiamo sempre fatto il 2 novembre.
Ma lo sapranno i bambini, rigorosamente accompagnati dalle mamme (quelle delle chat delle mamme), che hanno invaso le vie del centro cittadino per entrare nei negozi e dare vita al rito del “dolcetto o scherzetto”? E il giorno di Ognissanti, o il 2 novembre, quelle stesse mamme accompagneranno i figli al cimitero, o andranno invece a fare compere nei grandi magazzini aperti per l’occasione? E’ evidente che alla base di tutto ci sia sempre l’interesse economico, il consumismo esasperato, che, purtroppo, ha la meglio su ogni valore, e ora ci fa dimenticare anche i morti. Qualcuno dice: non si rispettano più i vivi vuoi che si rispettino i morti? La risposta è Si!
F.R.