Un casco per l’analisi dei movimenti cranici, un’assistente virtuale in fabbrica, un sottomarino per indagini ambientali ed un interessante progetto per il controllo dell’aria.
Si è svolta nella sede del Dipartimento Jonico della Università di Taranto, in città vecchia, la I° edizione della Notte dei Ricercatori a Taranto.
Per la prima volta l’atteso appuntamento con la Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici, che quest’anno si è svolta in concomitanza in tutta Europa, venerdì 29 settembre, ha fatto tappa a Taranto.
Tanti eventi e idee innovative presentate da giovani start-up: esperimenti e dimostrazioni scientifiche dal vivo, mostre e visite guidate, conferenze e seminari divulgativi, spettacoli e concerti.
Visitando l’esposizione ci siamo soffermati su alcune idee che ci sono apparse di particolare interesse.
Il “Cranial Device” ideato e realizzato, al momento come prototipo, dalla Cranio Tech, è un presidio diagnostico pensato dal dott. Michele Genga, noto osteopata e fisioterapista tarantino, insieme all’ing. Mino Marangi. Rileva i movimenti cranici e può aiutare nella diagnosi di alcune patologie, in particolare di natura odontoiatrica ma anche per le cefalee.
Un assistente virtuale invece migliorerà la qualità e la sicurezza del lavoro in fabbrica.
Lo Smart Assistant Manufacturing, può essere utilizzato come strumento di integrazione, consentendo una comunicazione sicura con l’impianto produttivo o tra due o più sistemi eterogenei.
Altra start-up altro progetto nell’ambito della ricerca ambientale. Un drone sottomarino dotato di visione artificiale, il Seabed Scanner, ideato dalla Tecnocons srl, che può individuare rifiuti nei fondali.
Infine un progetto per la valutazione della qualità dell’aria proposto dalla Befreest. A partire dal mese di novembre e per un anno 50 operatori della Polizia Locale di Taranto indosseranno un sistema di monitoraggio dell’aria. I dati saranno poi analizzati dal dipartimento di medicina del lavoro della università di Bari.
Tutti i progetti sono rientrati nel bando del comune di Taranto, “Taranto global Innovation Accelerator” per il quale sono stati assistiti dallo studio a Cardone Associati.
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