Giornalista di altri tempi ma soprattutto uomo di grandi valori
Otto anni fa ci lasciava prematuramente Pino Lucaselli. Trentanni al Corriere del Giorno, il giornale di Taranto, una breve parentesi nel mondo della scuola, dove ha insegnato storia e italiano negli istituti superiori. Nel 2000 il ritorno al giornalismo nel ruolo di capo ufficio stampa dell’Asl di Taranto. Un professionista di altri tempi, quelli con il taccuino, quelli che consumavano le suole delle scarpe. Al Corriere si è occupato di cronaca giudiziaria e di sanità. Proprio la sanità è stato il nostro punto di contatto. Ho conosciuto Pino quando da fondatore e presidente dell’associazione Aiutiamo Ippocrate Maria Angela Onlus, avviai con un gruppo di amici una lunga battaglia per i diritti degli ammalati oncologici. Tante iniziative per ottenere innanzitutto la radioterapia oncologica che a Taranto mancava. Pino si occupò subito della questione. Ma non si limitò a seguirci dal punto di vista giornalistico. Si impegnò in prima persona con preziosi consigli e sostenendoci direttamente. Grazie a lui l’associazione si arricchì della presenza del dott. Pippo De Palo, che si rivelò molto prezioso per la sua specifica esperienza. Purtroppo anche Pippo ci ha lasciati prematuramente. Durante la cosiddetta “seconda marcia su Roma”, ovvero l’iniziativa che mi vide, insieme a Ernesto Todaro, Vincenzo Rucco, con Pino Monaco dell’Ail Taranto, portare a piedi a Roma una petizione popolare in cui si parlava di ambiente e salute (25 aprile – 4 maggio 1999), scortati dal camper condotto da Maria Grazia Argento, Pino ci fornì un’assistenza costante e non solo con puntuali servizi di cronaca ma con un costante contatto. Un rapporto che ha rappresentato un grande valore aggiunto per la nostra battaglia che alla fine nel 2000 abbiamo vinto. Grazie a Pino Lucaselli e, per onore di verità, anche a tutte le altre testate giornalistiche del territorio. Con Pino però si è creato un rapporto personale di amicizia che è durato fino alla fine, anche quando assunse il ruolo di capo ufficio stampa dell’ Asl Taranto. Di Pino ricordo la voce caratteristica, un po’ roca, la sigaretta che non poteva mancare nella sua mano, ma soprattutto la sua serenità, la tranquillità con cui affrontava ogni problema. Anche quando di fronte ad alcune mie intemperanze mi suggeriva, come un fratello maggiore, di moderare i miei comportamenti per non compromettere la causa. Ho avuto modo di conoscere la sua famiglia e oggi ho il piacere di avere il figlio Cosimo (Milko epr gli amici) nella redazione di Oltreilfatto. Un figlio d’arte che onora sicuramente, per impegno e capacità, il papà che è stato sicuramente una grande firma del giornalismo locale. Una delle ultime prima che l’informazione si trasformasse in ciò che è diventata oggi grazie soprattutto all’avvento dei social, ma non solo a questo. Ciao Pino, ci manchi.
Francesco Ruggieri