Boero: “Qui il paziente viene valutato per la diagnosi e le terapie, sia nelle fasi iniziali, sia in tutti quei casi in cui la cronicità della patologia o condizioni particolari rendono la terapia farmacologica poco efficace o gravata di importanti effetti collaterali”
TARANTO – All’ospedale “SS. Annunziata” è attivo da numerosi anni l’ambulatorio per il Parkinson e i disturbi del movimento, di cui è responsabile il dottor Donato Fusillo, e da alcuni mesi è stato attivato l’ambulatorio delle terapie avanzate del Parkinson, del quale è responsabile la dottoressa Marina Pesare. Gli ambulatori afferiscono al reparto di Neurologia e Stroke Unit diretta dal dottor Giovanni Boero e sono operativi ogni giovedì e venerdì mattina presso gli ambulatori della Neurologia, al primo piano del padiglione Vinci. Per accedere è necessario prenotare il primo accesso attraverso il CUP con una ricetta del medico di medicina generale.
“All’interno di tali ambulatori – afferma il dottor Giovanni Boero – il paziente viene valutato per la diagnosi e le terapie, sia nelle fasi iniziali, sia in tutti quei casi in cui la cronicità della patologia o condizioni particolari rendono la terapia farmacologica poco efficace o gravata di importanti effetti collaterali. Questi ambulatori sono centri coordinatori di una rete provinciale che coinvolge strutture ambulatoriali dei distretti Sociosanitari e che risulta in continuo ampliamento con l’obiettivo di creare un percorso assistenziale che permetta la presa in carico del paziente parkinsoniano in tutte le fasi della malattia”.
La malattia di Parkinson e i parkinsonismi sono condizioni patologiche estremamente frequenti nei paesi industrializzati: secondi, in termini di incidenza e prevalenza, solo alla malattia di Alzheimer, la malattia di Parkinson e i parkinsonismi vengono riscontrati in circa l’1% dei soggetti di età superiore a 60 anni e circa il 4% nella popolazione con più di 85 anni. Anche se più frequente nelle età avanzate, tali condizioni patologiche possono insorgere anche in età giovanile.
Il meccanismo patologico alla base di queste malattie è la carenza di dopamina, un neurotrasmettitore che permette la comunicazione tra neuroni. La dopamina è prodotta da una struttura cerebrale denominata “substantia nigra”, parte di un gruppo di altre strutture che nel loro insieme formano i “nuclei della base”, così chiamati per la loro peculiare posizione centrale nell’encefalo, grazie alla quale risultano strategici nella regolazione di varie funzioni del sistema nervoso tra cui, in primis, il movimento.
I principali sintomi del Parkinson e dei parkinsonismi sono motori, tra questi i più comuni sono il tremore, la bradicinesia, ovvero lentezza nei movimenti, e la rigidità, e non motori, come il decadimento cognitivo e i disturbi dell’umore.
Per questo motivo, il quadro sintomatologico generale causa frequentemente invalidità ed è responsabile di un grave peggioramento della qualità della vita di chi ne è affetto. Una diagnosi precoce è fondamentale perché permette l’inizio immediato di una terapia farmacologica, migliorando sensibilmente la qualità della vita dei pazienti.
L’attenzione crescente dell’Asl Taranto alle necessità dei pazienti con malattia di Parkinson e parkinsonismi è testimoniata dalla recente approvazione dell’introduzione di una nuova metodica terapeutica riservata ai parkinsonismi non responsivi alle terapie tradizionali. Saranno coinvolte le strutture di Neurologia e Gastroenterologia dell’ospedale SS. Annunziata: la metodica prevede, attraverso l’impianto di una PEG, l’infusione continua dei medicinali necessari in una formula nuova appositamente studiata per garantire una concentrazione costante, un migliore assorbimento dei medicinali e, quindi, un miglioramento dei sintomi e della qualità della vita del paziente e di chi lo assiste.
Francesca Perrone