Accesso solo su appuntamento, prolungamento di orari e giorni di apertura. Da garantire distanziamento fisico, igiene delle mani, sanificazione degli ambienti e mascherine per lavoratori e clienti.
È stata diffusa poco fa l’ordinanza della Regione Puglia che permette a parrucchieri, centri estetici e centri di bellezza della regione di riaprire il 18 maggio. Essi dovranno attenersi ad alcune regole e adeguamenti, al fine di prevenire il contagio da coronavirus.
Le attività di parrucchieri, centri estetici e centri di bellezza erano state bloccate lo scorso 8 marzo, a seguito del DPCM che imponeva il lockdown di tutte le attività non indispensabili e che non erano in grado di garantire un livello di distanziamento tale da impedire l’eventuale contagio da Coronavirus. La misura della chiusura era stata poi reiterata nell’ultimo DPCM del 26 aprile, laddove si prevedeva la riapertura delle attività il 1° di giugno suscitando così lo scontento degli operatori del settore che lamentavano la insostenibilità di una tale misura.
Per quel che riguarda la Puglia, negli ultimi giorni si sono susseguiti i momenti di confronto tra i rappresentanti istituzionali e le associazioni di categoria che rappresentano un settore che conta ben 10mila operatori nella nostra regione. Secondo una ricerca del Centro studi di Confartigianato Imprese Puglia che ha elaborato i dati Infocamere, infatti, sono 9.559 le attività imprenditoriali gestite da acconciatori ed estetiste (2.875 in provincia di Bari; 1.078 in provincia di Bat; 997 in provincia di Brindisi; 1.217 in provincia di Foggia; 2.124 in provincia di Lecce; 1.240 in provincia di Taranto) a cui si sommano 103 centri per il benessere fisico (43 in provincia di Bari; 19 in provincia di Bat; 6 in provincia di Brindisi; 11 in provincia di Foggia; 10 in provincia di Lecce e 14 in provincia di Taranto).
Nel pomeriggio di oggi è stato raggiunto un accordo: considerato anche che l’attività prestata dai servizi estetici e di bellezza e dai saloni di acconciatura non solo rappresenta un’importante forma di sostentamento per i numerosi operatori ma produce anche effetti benefici sulla salute fisica e psichica delle persone che usufruiscono delle prestazioni, l’ordinanza n. 226 anticipa la riapertura di queste attività a partire dal 18 maggio a patto che queste operino delle misure quali il distanziamento fisico, l’igiene delle mani e della persona, la pulizia e sanificazione degli ambienti di lavoro e l’uso di dispositivi di protezione (mascherine e occhiali o visiera protettiva) per garantire lavoratori e clienti. Potranno ricevere esclusivamente su appuntamento, non sarà consentita la presenza di altri clienti in sala d’aspetto; si potrà organizzare il lavoro dei dipendenti su turni e dovrà essere assicurato un prolungamento dei giorni di apertura anche sospendendo i turni di riposo eventualmente osservati e dovranno essere estesi gli orari di apertura in modo il più possibile flessibile in modo da dilazionare gli appuntamenti. Gli operatori dovranno indossare una divisa pulita e la mascherina, anche gli occhiali o la visiera protettiva se non può essere garantita la distanza di sicurezza; dovranno fare particolare attenzione all’igiene delle mani e tutti gli ambienti dovranno essere sanificati, mentre ai clienti dovrà essere fornita una mascherina chirurgica da utilizzare durante il trattamento.
Soddisfatte le associazioni di categoria, che hanno rivolto parole di ringraziamento per la task force, guidata dal professo Pierluigi Lopalco e sottolineato l’impegno di tutti gli operatori del settore per una corretta gestione della riapertura. “Sta a noi, ora, essere ancor più scrupolosi di prima nella gestione delle attività. – ha dichiarato Raffaelina Semeraro, presidente provinciale per Taranto e regionale di Confartigianato Estetica – Siamo da sempre abituati alla gestione del rischio sanitario: non ho dubbi che ciascuno dei miei colleghi saprà farsi parte diligente, assieme alla clientela, per evitare di ripiombare nell’incubo degli scorsi mesi. Una falsa partenza avrebbe conseguenze incalcolabili.” Il coordinatore regionale di Casartigiani Stefano Castronuovo ha aggiunto di essere già al lavoro per organizzare corsi di formazione sulle misure previste dal protocollo di sicurezza per assicurare un corretto svolgimento delle attività.
Francesca Perrone
Foto di Engin Akyurt da Pixabay