Un’alleanza strategica per rilanciare l’economia e rafforzare la coesione sociale in una provincia pronta al cambiamento.
In un’epoca in cui le questioni locali spesso trascendono i confini territoriali e richiedono risposte rapide ed efficaci, l’unione di forze complementari attraverso un patto federativo consente una sinergia che può accelerare il processo decisionale e l’attuazione di misure spesso essenziali. È questo l’intento ispiratore che ha portato l’UDC e il Movimento DLM, acronimo di Democrazia Libera in Movimento, a siglare un’alleanza presentata a Taranto nel corso di una conferenza programmatica tenutasi nella sala meeting di Login Hub a Taranto.
Per l’on. Gianfranco Chiarelli, Vicesegretario Nazionale dell’UDC, con questo patto si realizza una strategia di lungo periodo: «In linea con quanto indicato qualche mese fa dal nostro Segretario Nazionale, l’on. Lorenzo Cesa, abbiamo costruito una rete capace di rendere il nostro partito interlocutore credibili per la costruzione di percorsi di coesione territoriale in grado di portare valore aggiunto alle comunità». Sincera soddisfazione dell’on. Chiarelli per un partito che in pochi mesi ha già una importante struttura organizzativa: «Sono davvero tanti gli amministratori che hanno scelto di aderire all’UDC e che voglio ringraziare, come anche l’amico Giancarlo Argese per essere stato il vero trait d’union di questa federazione. Sono convinto che insieme agli amministratori di DLM potremo fare molto di più per Taranto e per la sua provincia, promuovendo uno sviluppo sostenibile e inclusivo. È una direzione che rafforza il nostro impegno verso un futuro migliore per tutti».
Alla conferenza programmatica hanno preso parte per l’UDC, oltre a numerosi consiglieri comunali, il consigliere provinciale Marco Natale, il coordinatore provinciale Michele Andrisano, il coordinatore per Taranto Francesco D’Errico e Tony Cannone come responsabile organizzativo della città capoluogo. Per Democrazia Libera in Movimento il consigliere comunale Mauro Castellano in qualità di segretario provinciale del movimento, Francesco Fischetti, Alessandra Giusti, Floriana Pupino, Anna Maria Sansubrino e Biancamaria Zito.
Giuseppe Delfino, portavoce provinciale di DLM, ha messo in evidenza l’importanza di questo accordo per il rafforzamento del sistema rappresentativo locale: «Democrazia Libera in Movimento ha sempre perseguito l’idea di un impegno civico trasparente e partecipativo. L’accordo di oggi è frutto di una serie di dialoghi approfonditi che abbiamo realizzato con i nostri associati. Siamo convinti che, collaborando con l’UDC, potremo ampliare la nostra portata e incidere più significativamente sul tessuto sociale e economico di Taranto. La mia gratitudine al vicesegretario nazionale, l’on. Chiarelli, per la grande attenzione dedicata a questo percorso». Delfino ha sottolineato l’entusiasmo e l’ottimismo di DLM per il futuro della collaborazione e della nuova prospettiva capace di ampliare il potere di rappresentanza: «Questa alleanza strategica mira non solo a rafforzare la rappresentanza dei cittadini ma anche a sviluppare soluzioni innovative per rispondere efficacemente alle sfide locali. Avere dei rappresentanti nazionali significa per noi poter contare su un supporto ulteriore, spesso necessario, per ottenere risposte concrete alle esigenze dei territori».
Il patto tra UDC e DLM prevede inoltre una serie di iniziative congiunte e una strategia coordinata per le prossime scadenze elettorali. Tra gli obiettivi principali, vi è il rilancio economico dell’area, con un focus particolare sull’ambiente, l’educazione e la salute, temi sentiti fortemente dalla comunità. Specifiche iniziative saranno mirate a promuove azioni di inclusione sociale e lotta alla marginalità, programmi specifici di informazione e formazione mirati a rafforzare le competenze necessarie per una partecipazione consapevole nonché incontri per migliorare l’accesso e la qualità dei servizi socio-sanitari.
Il coordinatore provinciale dell’UDC, Michele Andrisano, ha specificato che: «Con questo patto, vogliamo inviare un messaggio chiaro: la politica deve essere uno strumento di dialogo tra diverse realtà e di prossimità rispetto alle importanti conseguenze che la crisi economica ha sui cittadini. È tempo di superare le divisioni ideologiche e guardare al civismo come ad un elemento di interlocuzione fondamentale per lavorare insieme e consentire alla politica di tornare ad essere credibile, non distante ed esclusiva ma vicina e accessibile».
Il patto federativo tra l’UDC e DLM si propone quindi come un nuovo modello di governance locale, basato sulla cooperazione, l’innovazione e un solido impegno. La volontà è di rendere questo processo federativo un vero e proprio laboratorio che possa servire da esempio anche per altre realtà civiche, dimostrando che la collaborazione può effettivamente tradursi in miglioramenti tangibili per i cittadini. Gli attori coinvolti si impegneranno a monitorare costantemente l’efficacia delle iniziative intraprese, adattandole alle mutevoli esigenze della popolazione e alle dinamiche amministrative locali.
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