Grazie a un’iniziativa dell’Unicef e dell’associazione Simba
TARANTO – Grazie alla sensibilità dell’Unicef, anche in questa Pasqua appena trascorsa, i piccoli pazienti in cura presso la struttura di Oncoematologia Pediatrica “Nadia Toffa” dell’ospedale “SS. Annunziata” di Taranto hanno ricevuto in dono dei giochi, in particolare le “Pigotte” e le “Trottoline”, direttamente dalle mani della presidente del comitato provinciale per Unicef fondazione onlus di Taranto, Anna Rano, che, in collaborazione con l’associazione “Simba Odv”, ha restituito magicamente un senso di spensieratezza, suscitando sorrisi, gioia e una naturale condivisione e partecipazione da parte di tutti i bambini ricoverati.
Le “Pigotte” in dialetto lombardo erano le bambole di pezza del dopoguerra. Oggi sono le bambole dell’Unicef, uniche ed irripetibili. Sono bambole speciali, uniche, diverse da tutte le altre nel loro compito importante di raggiungere ogni bambino in pericolo, ovunque si trovi, portando assistenza, anche psicologica.
Insieme alle “Trottoline” sono realizzate a mano con fantasia e creatività da nonni, genitori e bambini, a casa, a scuola, presso associazioni e centri anziani di tutta Italia. Ogni “Pigotta” apre un cerchio di solidarietà che unisce chi ha realizzato la bambola, chi l’ha adottata e il bambino che, grazie all’Unicef, potrà ricevere un’adeguata nutrizione, giocare, andare a scuola e avere le giuste opportunità per il futuro.

“Sono molto grato – afferma il primario della Pediatria, Valerio Cecinati – al Comitato Provinciale per Unicef Fondazione Onlus di Taranto per questa generosa donazione. Grazie ai giochi ricevuti i bambini potranno affrontare con maggiore gioia e serenità questi giorni di festa in reparto“.
“La Pigotta avrà pure un cuore di pezza – commenta il presidente di Simba Odv, Deborah Cinquepalmi – ma è una bambola speciale unica e irripetibile dal grande valore simbolico. Quando sono state consegnate ai piccoli pazienti abbiamo visto la gioia nei loro occhi e abbiamo voluto fortemente che fosse spiegato loro che, con l’adozione di ciascuna ‘Pigotta’ e ‘Trottolina’, un altro bambino, grazie ad una rete di solidarietà, potrà ricevere adeguata nutrizione, potrà giocare, andare a scuola e sognare per il futuro“.
“Siamo sempre più convinti – aggiunge Anna Rano – che l’impegno di tutti i volontari sarà sempre quello di creare una bella squadra, una rete di solidarietà per essere sempre più vicini a chi soffre, in particolar modo quando si tratta di bambini e adolescenti. Dietro ogni ‘Pigotta’ e ad ogni ‘Trottolina’ ci sono i volti e i nomi delle persone che l’hanno voluta, l’hanno realizzata e data in adozione e per questo si ringrazia anche l’associazione Auser di Taranto grazie alla quale si son potute realizzare, con il lavoro e la disponibilità degli anziani, tante ‘Pigotte’ e ‘Trottoline’. Non si smette mai di sognare e noi tutti continueremo a farlo per costruire un mondo a misura di bambina e bambino”.
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