TARANTO – La condotta e il comportamento dell’indagato sono sovrapponibili a un “indice di notevole capacità a delinquere, elevatissima spregiudicatezza e, dunque, di un’estrema pericolosità sociale”. Questo è quanto rilevato stamane dal gip Francesco Maccagnano che ha convalidato l’arresto e applicato la custodia in carcere di Pantaleo Varallo, l’ex vigilante e buttafuori di 42 anni che sabato mattina scorso ha sparato 13 colpi di pistola contro due agenti della Squadra Volante che lo avevano intercettato in viale Magna Grecia dopo un tentato furto di un’automobile da una concessionaria.
Nel corso dell’interrogatorio, avvenuto ieri in carcere, l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere. Avrebbe solo reso una breve dichiarazione spontanea, affermando di non ricordare nulla di quanto è accaduto. Dall’esame tossicologico, inoltre, sarebbe risultato positivo all’uso di sostanze stupefacenti tipo cocaina.
Ad ogni buon conto, Varallo dovrà rispondere a diversi capi d’accusa. Ovvero tentato, duplice omicidio (nei confronti dei due poliziotti a bordo della Volante addosso alla quale ha scaricato 13 colpi di pistola), resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali ad altri sei poliziotti (i “Falchi” che lo hanno bloccato subito dopo la sparatoria), tentata rapina (quella nella concessionaria nella quale ha cercato di rubare una Porsche), porto illegale di arma e munizioni e minaccia armata a un altro poliziotto libero dal servizio (si tratta di un agente che ha cercato di fermarlo subito dopo la tentata rapina al concessionario, ma che è stato minacciato dallo stesso Varallo con la pistola. L’agente, disarmato, non ha potuto far altro che desistere e seguirlo sino all’arrivo degli agenti della Volante che si sono poi imbattuti nella sparatoria).