Scaduti i mandati dei direttori generali delle Asl Bari, BT, Taranto e Brindisi, del policlinico di Bari e degli oncologici di Bari e Castellana Grotte. Ma il governatore Emiliano non procede all’espletamento degli avvisi pubblici (banditi lo scorso aprile), per poi procedere con le nuove nomine, scegliendo invece di prorogare gli attuali manager sino al 31 dicembre
BARI – Scaduti i mandati triennali per i direttori generali della Asl Bari (Antonio Sanguedolce), della Asl BT (Alessandro Delle Donne), della Asl Taranto (Stefano Rossi), e della Asl Brindisi (Giuseppe Pasqualone). Fine contratto anche per il manager del policlinico di Bari (Giovanni Migliore). Inoltre, senza d.g. dallo scorso febbraio anche l’oncologico di Castellana Grotte (dove al vertice è rimasto il d.g. uscente Tommaso Stallone, attualmente commissario straordinario), e dallo scorso maggio l’oncologico di Bari, a seguito del pensionamento di Antonio Delvino. Quest’ultimo però venne già commissariato all’epoca e affidato “ad interim” al direttore generale della Asl BT, Delle Donne.
Ma non si procederà all’espletamento di alcun avviso pubblico per il momento, visto che il governatore Michele Emiliano ha scelto di prorogare il mandato degli attuali d.g., “trasformandoli” in commissari straordinari sino a fine emergenza Covid, ovvero sino al 31 dicembre (data attualmente stabilita dal governo).
Comunque non sarà facile poi coprire i tasselli dei ruoli apicali delle Asl pugliesi, per i quali la commissione esaminatrice (già nominata), dovrà valutare quasi un centinaio di pretendenti. Ma quasi certamente troveranno posto tutti quelli attualmente in carica, più una new entry che dovrà coprire la vacatio lasciata da Delvino.
Ad ogni buon conto, ipotesi ce ne sono già. Anzi, a dire il vero, più di qualcuna. Per esempio, all’Asl Bari e al policlinico teoricamente potrebbero trovare conferma Sanguedolce e Migliore. Storia diversa, invece, per Taranto e Brindisi, dove Rossi e Pasqualone hanno appena concluso il secondo mandato e di conseguenza non possono essere più rinnovati nelle stesse Asl per la terza volta, così come stabilito dal decreto Lorenzin.
Ma, in realtà, scenari più interessanti potrebbero aprirsi se dovessero trovare conferma le indiscrezioni rivelate qualche giorno fa dai colleghi de “La Repubblica”, i quali ipotizzavano alcune, future scelte della Regione Puglia, che interesserebbero Bari, Taranto e Lecce. In particolare, si tratterebbe del distacco, dalle loro rispettive Asl, dell’ospedale di Taranto (attualmente “SS. Annunziata” in attesa del completamento del nuovo “San Cataldo”), e del dea di Lecce, che potrebbero appunto trovare la propria autonomia, diventando aziende ospedaliere prima e, vista la presenza della facoltà di Medicina sul territorio, policlinici dopo. La novità barese invece, sempre secondo i colleghi de “La Repubblica”, riguarderebbe la costituzione dell’Azienda Zero, che diventerebbe la “regina” delle Asl e dei policlinici pugliesi, perché accentrerebbe a sé tutte le dinamiche gestionali di natura amministrativa.
Va da sé quindi che con l’eventuale nascita di queste tre aziende si creerebbe la necessità di scegliere altri tre nuovi manager, sempre fermo restando che nel 2022 scadranno anche i mandati dei direttori generali delle Asl di Foggia e Lecce, attualmente guidate rispettivamente da Vito Piazzolla e da Rodolfo Rollo.