Secondo l’ultimo rapporto Istat sulle persone con disabilità, sono 3 milioni e 100 mila le persone con disabilità che vivono in Italia. Le limitazioni che determinano disabilità sono di varia natura e gravità, ricadono in vari ambiti e possono essere tra loro legate da rapporti di negativa interazione. Importanti ambiti nei quali esse si manifestano e, eventualmente, si generano sono: la salute, l’istruzione, il lavoro, le condizioni economiche, la partecipazione alla vita sociale e culturale.
La quota di persone con disabilità che hanno raggiunto i titoli di studio più elevati (diploma di scuola superiore e titoli (accademici) è pari al 30,1% tra gli uomini e al 19,3% tra le donne, a fronte del 55,1% e 56,5% per il resto della popolazione. La condizione di disabilità acuisce le differenze: è senza titolo di studio il 17,1% delle donne contro il 9,8% degli uomini, nel resto della popolazione le quote sono 2% e 1,2% rispettivamente.
Per far fronte a questo stato di limitazioni nell’attività di formazione e lavoro, l’assessorato all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Puglia, ha approvato in questi giorni il Programma di incentivi per l’assunzione degli uomini e delle donne diversamente abili pugliesi.
Una scommessa finanziata con oltre due milioni di euro e che prevede una serie di incentivi ai datori di lavoro attraverso un contributo economico variabile tra il 35 e il 70 per cento della retribuzione mensile lorda imponibile.
“Sono centinaia le esperienze più che positive che il mondo del lavoro, nel rapporto con la disabilità, ci ha raccontato” spiega l’assessore Sebastiano Leo. “Vi sono esempi di aziende, ristoranti, alberghi, i cui titolari e gestori hanno assunto nel loro staff ragazzi affetti da patologie considerate fino a qualche anno fa quasi invalidanti. E invece l’ottimo riscontro che ne hanno avuto in termini di professionalità, precisione, competenza, garbo e cortesia con i clienti e i colleghi hanno convinto decine di manager italiani a trasformare quella che era una prova in contratti a tempo indeterminato. Sono convinto che questo incentivo saprà essere colto da molti imprenditori di casa nostra come un’occasione per assumere in tempi di crisi e dare un’opportunità a ragazzi e ragazze che, ne sono certo, dimostreranno il loro valore e la loro serietà”.
Ma gli incentivi per la tutela e la promozione delle fasce più deboli del mondo del lavoro non si fermano a questo. Il Programma approvato dall’Assessorato prevede anche un contributo economico per i lavori di adattamento dei luoghi e degli uffici, a partire dall’eliminazione delle barriere architettoniche. Inoltre, una parte 2.100mila euro, ossia 300mila euro, saranno destinati ad un Avviso pubblico, curato dalla Formazione Professionale, per dei percorsi abilitanti alla figura professionale di centralinista telefonico non vedente.
“Non si tratta di un singolo provvedimento in favore di questa fasce di lavoratori. La somma messa a disposizione è infatti solo una parte di quelle disponibili – precisa l’assessore Leo -. Altri fondi saranno impiegati laddove accerteremo il successo di questa prima tranche”
Foto di Sabine GENET da Pixabay
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